Dopo aver trasmesso ad intere generazioni lamore per il cioccolato ed essere stata un simbolo internazionale di pasticceria, la Pernigotti di Novi Ligure chiude i battenti. La storia ha inizio nel 2013: lo stabilimento, che occupava 150 persone e da ormai cinque generazioni veniva gestito dalla famiglia Averna, viene ceduto al gruppo familiare turco Toksoz che ne aveva assunto le redini con entusiasmo, ricordando il prestigio di un marchio ricco di storia e fascino che identifica nel mondo la gianduia e il torrone italiano. Adesso lannuncio che lo stabilimento produttivo di Novi, che ancora occupa 100 persone chiuderà.
Ad annunciarlo è il sindacato. “Lamministratore delegato era accompagnato dai legali e ci ha comunicato che non sono interessati allo stabilimento – ha dichiarato Tiziano Crocco (Uila)-. I pochi impiegati del settore commerciale che rimarranno saranno trasferiti a Milano”. I lavoratori della Pernigotti oggi decideranno la mobilitazione. Sarà uniniziativa forte per rimarcare il duro colpo che subiranno la città e leconomia della provincia”. Insomma, rischia di finir qui una storia italiana famosa nel mondo iniziata nel 1860 quando Stefano Pernigotti aprì una drogheria nel cuore di Novi Ligure. Pochi anni e lapprezzamento dei suoi prodotti lo porta a dar vita nel 1868 a una piccola fabbrica insieme al figlio, dal 1882 lazienda diventa il fornitore ufficiale della Real Casa e intanto investe in tecnologia e nella definizione di ricette sempre più apprezzate. Durante la prima guerra mondiale, che vede la proibizione dellutilizzo dello zucchero nella preparazione di prodotti dolciari, Paolo Pernigotti cambia la ricetta del Torrone, sostituendo lo zucchero con miele concentrato. Il risultato è un prodotto dal gusto unico. Laltro punto di svolta per Pernigotti è il 1927 con linizio della produzione del gianduiotto, un grande classico della tradizione dolciaria piemontese. Mentre dal 1936 lazienda inizierà a produrre creme per gelati, che saranno sempre più significative nel bilancio di Pernigotti. Negli anni 70 lofferta si allarga nel mercato dei cioccolatini – con Gianduiotto e Cremino – e delle barre di cioccolato – con Pepitas e Nocciolato. Una storia che oggi sembra al capolinea.