Palermo apre le porte alla 43° edizione del Festival di Morgana 2018, che sarà inaugurato ufficilamente oggi a partire dalle 16 presso la Biblioteca Vittorietti dello Steri di Palermo. Ad aprire la manifestazione la presentazione del volume: Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica Fratelli Napoli, di Simona Scattina. Tra libri e spettacoli, a farla da padrone saranno però i cartelli e le scene della storica famiglia di pupari, che costituiscono un unicum dal valore documentario inestimabile, testimonianza di uneredità materiale sopravvissuta al tempo e allusura, oltre che alla crisi e alla tentazione, per fortuna rimasta tale, di chiudere bottega. A partire dalle 17, si passerà poi dalla tradizione ai nuovi linguaggi: al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sarà infatti proiettato Petits malins, film di animazione in collaborazione con lInstitut français Palermo e lInstitut français Cinéma.
Una selezione di tre film senza parole da 50 minuti ciascuno destinato ai più giovani: dal Festival dAnnecy, una selezione dei cortometraggi degli studenti della scuola dellimmagine di Gobelins (scuola di riferimento per le professioni legate alla creatività visiva), e un focus dedicato al cineasta Michel Ocelot, uno dei maestri dellanimazione contemporanea.
Ancora alle 17, ma al Teatro Carlo Magno, andrà in scena lo spettacolo Le avventure di Carlotto in Spagna della Famiglia Mancuso di Palermo. La compagnia nasce su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, aprendo un teatrino dellOpera dei pupi nel quartiere Borgo Vecchio. Antonino Mancuso, allievo del puparo Pernice, trasferì il suo teatro in diverse zone di Palermo e in vari paesi della provincia, viaggiando a bordo di un camion trasformato in teatro. Fino a quando si ferma a Palermo in piazza don Luigi Sturzo, dove resta fino alla sua morte, nel 1988. Mancuso porta innovazioni agli spettacoli: nelle armature con elmi alla greca e romani.
Il Teatro Ditirammu ospiterà alle 18 lo spettacolo di Albert Bagno Le leggende di San Martino, che racconta vita e aneddoti di uno dei santi più celebrati e amati sin dai tempi del Medioevo. Tra le oltre cento leggende, la più celebre è senzaltro quella in cui Martino, dopo aver visto un mendicante patire il freddo, taglia in due con la sua spada il suo mantello per offrirlo al povero. Lindomani ritroverà il suo mantello intatto, è a quel punto che Martino deciderà di farsi battezzare e poi di lasciare lesercito. Nel fantastico universo fatto di pupi di carta, narrato e animato da Bagno, draghi e demoni lasceranno il posto a personaggi divertenti come lasino e lorso.
Chiuderà questa prima giornata la prima nazionale, al Museo Antonio Pasqualino alle 21, Lincanto di Dama Rovenza, dellassociazione culturale Franco Cuticchio Figlio dArte. Lepisodio narra le vicende dellinvasione delle terre di Carlo Magno ad opera di Dama Rovenza, regina di Soria, figlia del Barbassore della Montagna, che ha giurato di vendicare la morte di suo fratello Oldauro, ucciso da Rinaldo durante la guerra vinta dai francesi contro le schiere di Mambrino. Rovenza, oltre a combattere con un pesante martello dacciaio, possiede larmatura incantata che ha il potere di proteggerla dai valorosi paladini di Carlo.