Un consiglio comunale, quello di Torino, che si farà ricordare a lungo. Tensioni, polemiche e infine anche lespulsione di alcuni consiglieri. Ma andiamo per gradi. Lordine del giorno era incentrato sullo Stop alla Tav, ordine che è stato approvato con 23 sì e 2 no, in attesa dei risultati dellanalisi costi/benefici. Le proteste in Aula si sono scatenate da parte delle opposizioni di centrosinistra che hanno esposto cartelli con le scritte Torino dice sì alla tav e #Torinodicebasta. Con 23 voti favorevoli e 2 contrari dunque il Consiglio comunale di Torino ha approvato lordine del giorno M5S che esprime contrarietà alla Tav e chiede di sospendere lopera in attesa dei risultati dellanalisi costi/benefici. “La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto” ha detto lassessore ai Rapporti col Consiglio e allAmbiente Alberto Unia. “Latto – ha sottolineato – dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se cè una sostenibilità economica dellopera”. “Quanto approvato oggi dal Consiglio Comunale di Torino è un oltraggio al futuro della città, delle imprese, dei lavoratori. Un colpo basso per il territorio e per le sue speranze di ripresa”. Così i presidenti delle 11 associazioni dimpresa di Torino e i sindacati edili hanno commentato lapprovazione dellordine del giorno che chiede la sospensione dei lavori per la Tav. “Non possiamo stare a guardare la distruzione del nostro futuro di cittadini. Presto vi saranno altre iniziative di lotta”, annunciano. “Oggi è un giorno segnato da questa decisione incomprensibile, masochista dei 5 Stelle a Torino sulla Tav”. Lo ha detto Matteo Renzi, senatore ed ex segretario del Pd, a proposito dellordine del giorno per lo stop alla Tav votato in Consiglio comunale a Torino. “Siamo in presenza – ha affermato, a margine di un evento a Firenze – di una forza politica che continua a fare del male allItalia e a farsi del male, lo abbiamo visto praticamente su tutte le partite delle infrastrutture sul nostro territorio nazionale”. “La pantomima andata in scena oggi in Consiglio comunale ha rappresentato tutta la distanza esistente tra la Torino che ogni giorno lavora e produce e la città immaginata dai Cinquestelle. La maggioranza che sostiene la Sindaca Appendino preferisce anteporre le proprie convinzioni ideologiche allascolto delle categorie produttive”. E il commento del presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli. Resta comunque, in generale, alta la tensione nella maggioranza sulle grandi opere. Luigi Di Maio torna a dirsi “contrario” alla Tap mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti interviene per dire che “le cose che devono essere fatte si fanno”.