Un vecchio adagio popolare, molto diffuso specie nelle convinzioni delle generazioni precedenti e, oggi, purtroppo ritornato in auge per i tanti e forse troppi disservizi e casi specifici con cui si è costretti a fare i conti in diverse occasioni, raccontava come tutti noi, nessuno escluso, siamo ciò che mangiamo.
Se è vero ed è vero su un piano chimico, biologico e fisico in quanto tale allora non solo dovremmo prestare estremamente attenzione, di certo molto più di quella che, presi dalle mille frenesia quotidiane, disponiamo quando ci si reca, spesso con una fretta incredibile, a far la spesa e rifornimenti vari per ciò che concerne le nostre scorte alimentari. Ma, e nello specifico la questione riguarda uno degli alimenti più diffusi nei regimi alimentari degli italiani, dovremmo anche prestare occhi e orecchie a quanto viene diffuso a livello mediatico al riguardo, come purtroppo accaduto in queste ore.
Ennesimo caso, infatti, di contaminazione alimentare con grave rischio per la salute dei cittadini che, nello specifico, riguarda le uova, uno dei beni alimentari più diffusi, necessari e usati dai uomini, donne, bambini e anziani di tutto il territorio nazionale.
Nel dettaglio arriva un nuovo pericoloso e preoccupante allarme in relazione a degli stock di uova che si sospetta siano state contaminate addirittura dalla salmonella.
Proprio così: rischio salmonella dietro comuni uova che, arrivando sui banconi dei supermercati delle nostre città e, di fatto, venendo consumate con una frequenza sostanzialmente irrefrenabile, metterebbero a repentaglio, tramite contagio diretto, la salute di ognuno.
Il caso riguarda, nel dettaglio, diversi lotti di uova di gallina che una volta sottoposti a controlli sono stati ritirati dal mercato per il rischio di una possibile contaminazione da salmonella enteriditis. In questo caso la fortuna, se così si può chiamarla (anche se sarebbe opportuno anche indicarla come una pronta valutazione e analisi da parte degli organi preposti) ha fatto sì che lo stock venisse analizzato per tempo e, sottoposto a indagini, evidenziasse questo sospetto di contaminazione da salmonella.
A renderlo noto è stato per appunto il Ministero della Salute. Il ritiro «per rischio microbiologico» ha di fatto riguardato delle uova fresche di due marchi prodotti dalla stessa azienda agricola, la Avicola Sagittario di Galante & C., presso lo stabilimento di Bugnara, in provincia dellAquila. Il primo messaggio che gli enti preposti al controllo hanno diffuso, dopo aver provveduto a verbalizzare il ritiro, è quello relativo al fatto che, nel caso in cui i prodotti fossero stati già acquistati, si debba seguire lindicazione del ministero della Salute che ha invitato «a riportare le confezioni nei punti vendita di acquisto».
Ecco, nel dettaglio, le indicazioni degli avvisi che riguardano i lotti 08111, 1211, 1511 e 1911 di uova fresche allevate a terra a marchio Galantuomo, con scadenza 08/11/18, 12/11/18, 15/11/18 e 19/11/2018.
Il secondo ritiro riguarda i lotti 151118/3, 171118/3 e 191118/3 delle uova da allevamento in batteria a marchio Avicola Sagittario con scadenze 15/11/18, 17/11/18 e 19/11/18. Il terzo richiamo riguarda i lotti 081118/3, 111118/3 e 131118/3 a marchio Avicola Sagittario, con scadenze al 08/11/18, 11/11/18 e 13/11/18.