Questa settimana il governo rumeno ha approvato una legge di emergenza che minaccia di arrestare la lotta contro la corruzione. La legge di emergenza (OUG) stabilisce che tutti i pubblici ministeri che lavorano per lagenzia anticorruzione del paese, il DNA, così come lunità anti-crimine organizzato, DIICOT, devono avere almeno 10 anni di esperienza precedente. LOUG sarà applicato retroattivamente, il che significa che quasi il 60 per cento dei pubblici ministeri deve affrontare la perdita del posto di lavoro. Migliaia di casi in corso rischiano di essere accantonati o addirittura abbandonati. Vi è persino la preoccupazione che i casi che sono stati completati e portati a condanne possano ora essere aperti a nuovi ricorsi sulla base del fatto che sono stati guidati da pubblici ministeri che non hanno soddisfatto i nuovi criteri. “Il governo e il PSD hanno fatto saltare in aria il sistema giudiziario per salvare Liviu Dragnea”, ha detto Dan Barna, leader dellopposizione Save Romania Union (USR). Mr Dragnea (nella foto sopra) è il leader del più grande partito della Romania, il PSD, e il politico più potente del paese, anche se una condanna del 2016 per aver tentato di organizzare unelezione gli impedisce di essere primo ministro. Nel giugno di questanno è stato anche riconosciuto colpevole di corruzione e attualmente è processato per un altro presunto caso di corruzione. Linvestigatore principale in quel caso, Alexandra Lancranjan, non soddisfa i nuovi criteri. La Commissione di Venezia, un organo consultivo del Consiglio dEuropa composto da esperti indipendenti nel campo del diritto costituzionale, ha recentemente adottato una posizione forte che si oppone alle modifiche alla struttura legale della Romania, in particolare lo status di giudici e pubblici ministeri, che sostiene avrà un effetto dannoso impatto sulla capacità del paese di combattere la corruzione e mette in discussione lindipendenza dellintero sistema giudiziario. Allinizio di questanno, la potente e rispettata procuratrice capo del DNA, Laura Codruta Kövesi, è stata licenziata per ordine del ministro della giustizia rumeno, Tudorel Toader. Da allora il signor Toader ha nominato Adina Florea come sostituta della signora Kövesi, una mossa pesantemente criticata da giudici e magistrati rumeni. La nomina della signora Florea, ritenuta un fedele alleato del PSD, deve essere formalmente approvata dal presidente del paese, Klaus Iohannis. Il signor Iohannis ha suggerito di non nominare nessun candidato che non abbia ricevuto il sostegno dei magistrati del paese.