Se lItalia è da sempre pensata come la patria dei santi, poeti e navigatori, sembra che le cose si stiano completamente stravolgendo. Sì, perché il Belpaese ora si fa valere anche nekl campo della tecnologia e soprattutto della robotica. La piattaforma no profit RoboHub ha infatti inserito, tra le venticinque donne più influenti nel campo della robotica, due italiane. Per Rita Cucchiara la menzione è arrivata con una certa sorpresa, ma insieme a Laura Margheri, si aggiudica il prestigioso titolo. Cucchiara è una delle massime esperte nel campo della visone artificiale, docente dellUniversità di Modena e Reggio Emilia e direttrice del Laboratorio Nazionale di Artificial Intelligence (Cini Aiis) che recentemente è intervenuta su questo giornale scrivendo delle nuove frontiere del riconoscimento facciale. Margheri invece lavora allImperial College di Londra, dopo essersi specializzata in robotica soffice nellIstituto di Biorobotica della Scuola Superiore SantAnna di Pisa, e presiede il Comitato delle donne ingegneri della Società di Robotica e Automazione. La sorpresa di Rita Cucchiara è dovuta al fatto che i suoi studi su visione e intelligenza artificiale vengono applicati alla robotica, ma non sono propriamente legati a quel settore. Con le due italiane altre ricercatrici di rilievo: Sanja Fidler ad esempio, che dirige il dipartimento di intelligenza artificiale alla Nvidia; Jessica Hodgins, professoressa al Robotics Institute and Computer Science Department della Carnegie Mellon University; Heather Justice, ingegnere coinvolta nel programma Mars Exploration Rover Driver ai Jet Propulsion Laboratory della Nasa; Jasmine Lawrence, technical program manager al Building 8 team di Facebook. Fra pubblico e privato, fra manager e ricercatrici, professoresse e makers, la selezione di RoboHub spazia dagli Stati Uniti allEuropa, dallAsia allAfrica (dove è stata selezionata Brenda Mboya, specialista in Computer Science alla Ashesi University in Ghana). Che ci siano delle italiane in una classifica del genere non deve sorprendere. Il nostro Paese nel campo della robotica è ai primi posti nel mondo. Già nel 2015 erano state scelte Cecilia Laschi della SantAnna di Pisa, che ha lavorato con Laura Margheri, e Barbara Mazzolai, dellIstituto Italiano di Tecnologia (Iit). Robohub, della Robot Association, è unassociazione a no-profit basata a Zurigo. Fra i punti di riferimento per gli addetti ai lavori nel campo dellautomazione.