Mentre il Partito Democratico è ancora in attesa di capire quale sorte e quali prospettive si annunceranno in futuro, Matteo Richetti ha annunciato la sua candidatura come segretario. Richetti, dellala renziana, ha infatti spiegato: “Ci candidiamo alla guida di questo partito e uso il plurale perché è una scelta che abbiamo fatto dopo mesi di lavoro sul territorio, con un movimento di idee e di persone che attorno ad Harambee ha aggregato storie e progetti diversi e che ora è al servizio del rilancio del Pd. Perché io, al contrario di quello che leggo, sono convinto che ci sia un futuro per questo partito”.?Richetti cita Harambee, (Tutti insieme”), la nuova corrente del Pd che prende il nome dallincitamento che in Kenya gli autisti degli autobus impantanati nel fango lanciano ai passeggeri scesi per fare ripartire il mezzo. Una ripartenza che il dirigente dem vuole costruire “guardando alle nuove generazioni”. Perché. dice ancora. “non ha senso ora un partito che prova a parlare a tutti contemporaneamente, mettendo tutti sullo stesso piano: oggi lemergenza è rappresentata dalle nuove generazioni”.
Quanto al suo rapporto con Renzi, Richetti spiega: ” “Spero che in tanti si aggiungano: ma se cè una cosa che mi ha sempre visto in sintonia con Renzi è che quando ci si mette in gioco lo si fa senza chiedere il permesso. Il tempo della tattica è finito”.
Michele Emilano, il governatore della Puglia che ha sfidato Renzi alle ultime primarie del Pd commenta subito: “La candidatura di Matteo Richetti a
Segretario del pd? É una buona notizia”. Ma il suo antico legame con lex segretario del partito non suscita entusiamo in spezzoni del Pd e diventa subito argomento di polemica.
“Richetti si candida al congresso Pd per parlare ai giovani. Bene finalmente cè il candidato renziano! Il congresso sia un vero confronto di idee. Ma attenzione ai trasformismi: Richetti è stato ai vertici del partito con Renzi: perché quando ha potuto non ha aiutato i giovani?”, commenta la senatrice Monica Cirinnà.
E Giovanni Zannola, neo consigliere comunale dem di Roma. subentrato a Michela De Biasi che ha decido di dedicarsi solo alla Regione Lazio, incalza Richetti. “Dice con decisione che bisogna ricominciare dalle nuove generazioni, dai più giovani. Accogliamo questa autocritica alla passata gestione del Pd e confidiamo, a questo punto, che coerentemente a quanto detto si promuova un rinnovamento totale di tutto il gruppo dirigente che ha gestito fino ad oggi il partito, nessuno escluso”.