Lo scorso 25 gennaio aveva aiutato le forze dellordine a catturare e arrestare ben 32 componenti del clan Spada e oggi, a quasi 9 mesi di distanza, arriva la vendetta. Non cè pace dunque per la giovane Tamara Ianni, nel cui balcone di casa è stato lanciato un ordigno esplosivo costruito artigianalmente. Il boato, dovuto allo scoppio, ha scosso il palazzo di via delle Azzorre 281, a Ostia, attorno alle due del mattino, danneggiando parte del balcone.
Anche in questo caso, però, si tratta di un attentato che era stato annunciato. Sabato notte infatti a piazza Gasparri sono stati esplosi i fuochi dartificio, il che prelude, nella cittadina alle porte di Roma, lavvenimento di qualcosa nelle ore successive. Qualcuno però questa volta potrebbe aver preso il numero di targa del fuoristrada che, dopo aver fatto esplodere i fuochi si è appostato a lungo davanti lo stabilimento Village dove, la domenica, era in programma un evento organizzato dallassociazione antimafia Noi.
“Si reagisce alla paura con il coraggio, rialzando la testa. Il tempo del silenzio è terminato. Ostia è una comunità sana che vuole allontanare il male. Collaborare con la giustizia è un atto di coraggio, un respiro di libertà donato al futuro di tutti NOI.Saremo scudo della Ianni e di tutte le persone che non vogliono più vivere nella paura”. Così il presidente dellassociazione antimafia Noi Massimiliano Vender.
Sul luogo dellordigno i carabinieri e la polizia scientifica stanno eseguendo i rilievi. Molto scossa la mamma di Tamara. “Sono arrivati anche a trovare la località protetta di mia figlia che di corsa é dovuta scappare e cambiare ancora una volta città. Lo Stato deve proteggerci. Non può lasciare che accadano queste cose”.
“#NonAbbassiamoLoSguardo: le istituzioni sono al fianco di Tamara, la donna che ha contribuito alle indagini sugli Spada a Ostia e allarresto di 32 persone. Stamattina è stato trovato un ordigno presso la casa dei genitori. Roma non si lascia intimorire dalle minacce della mafia”. Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.