Le due ristoratrici che gestiscono il Vichy Cristina, il famoso ristorante aperto due anni fa a Borgo Marina, scelgono il silenzio dopo che sono finite nella tempesta con loperazione “Whitesnow”. “Ne abbiamo parlato con i nostri avvocati – affermano le due donne indagate – e abbiamo scelto, almeno in questa fase, di non dire nulla: una cosa è certa: se qualcuno andava in bagno a drogarsi, noi non potevo saperlo.
Lavvocato Paolo Righi, che le difende con il suo collega Marco Ditroia, parla per loro. “Prima di tutto non sono le proprietarie, una ha lavorato come cuoca e laltra come cameriera”, spiega Righi. Nel merito, “entrambe si dichiarano completamente estranee ai fatti, erano totalmente inconsapevoli dellattività di negoziazione avvenuta nel locale, quindi sono certe di essere in grado di provare la loro innocenza”.
Per il ristorante, che è chiuso da maggio (e “questinverno – dichiara lo stesso Righi – non avrebbe riaperto, per volontà dei proprietari”) è un duro colpo. Perché in meno di due anni il Vichy Cristina, aperta da fine novembre 2016, è diventata il punto dincontro della Rimini Bene. Frequentato da avvocati e professionisti, imprenditori e volti noti del mondo notturno. Eppure, quando ha aperto le sue porte, sembrava una sfida difficile da vincere. A Borgo Marina, nel quartiere dove proliferano i bazaar, negozi etnici, negozi di kebab, pochi avrebbero scommesso sul successo di un ristorante di questo tipo. “Ma noi – le due imprenditrici erano convinte allepoca – intendiamo portare qui la Rimini, che ha abbandonato un po Borgo Marina.” In effetti, il Vichy Cristina ci era riuscito, attirando una clientela particolare e di alto livello. Un po ristorante e anche un po discoteca, perché il fine settimana nella piccola consolle allestita allinterno della stanza cera sempre qualche deejay per suonare, fin dallora della cena.
Durante i fine settimana invernali, corso Giovanni XXIII finiva per riempirsi di auto di lusso dei clienti del ristorante, che venivano anche da fuori Rimini per cenare lì, o semplicemente per bere qualcosa. Per coloro che non volevano perdere tempo alla ricerca di un posto auto, il locale aveva addirittura fornito un inserviente, che portava le auto in un parcheggio. Molte volte, tuttavia, il vigili ricevevano la classica chiamata per rimuovere le macchine lasciate in parcheggio selvaggio dai clienti. Nel ristorante la sera cera sempre una guardia del corpo, pronta ad intervenire nel caso. In breve, Vichy Cristina ha osservato ogni dettaglio per prendersi cura dei clienti. E molti volti noti di Rimini hanno organizzato feste e cene aziendali ai loro tavoli. Serate fatte di paillettes, abiti da sera e fiumi di champagne. Il Vichy Cristina era molto richiesto anche nei giorni in cui si tenevano alcune dimostrazioni alla Fiera. Insomma, era un luogo popolare, che era diventato immediatamente uno dei locali più alla moda di Rimini.