La guerra al terrorismo è sempre attiva e registra ottimi risultati, soprattutto in Francia, teatro di violenti attacchi, partendo da quello della sede del giornale satirico Charlie Hebdo al Bataclan. Un punto a favore lo hanno segnato le unità antiterrorismo francesi che hanno condotto unoperazione tesa a smantellare Centre Zahra France, gruppo sciita islamico che risedeva a Grande-Synthe, nella parte settentrionale del Paese. 200 membri della Police Nationale hanno fatto irruzione negli appartamenti dei capigruppo, accusati, secondo la prefettura, di intrattenere forti legami con “diverse organizzazioni terroristiche. Il blitz è iniziato alle prime luci dellalba e ha portato allarresto di 11 sospettati. La missione rientra nel piano di prevenzione contro il terrorismo, hanno spiegato le autorità, aggiungendo che da tempo tenevano sotto controllo il Centre Zahra ” a causa del sostegno dei suoi leader a diverse organizzazioni terroristiche e a movimenti che sostengono idee contrarie ai valori della Repubblica”. In questa operazione sono stati impiegati anche 30 uomini delle forze speciali Raid. Centre Zahra possiede anche un sito web, che riporta la missione di far conoscere il messaggio dellIslam attraverso lo sguardo del Profeta e della sua famiglia. Oltre alle perquisizioni e ai fermi, le autorità hanno sequestrato e congelato beni appartenenti allassociazione e ad altri gruppi islamici collegati ad essa, il “partito antisionista” e France Marianne Télé, sempre con laccusa di praticare estremismo religioso. I tre gruppi, oltre a condividere le stesse ideologie, hanno condiviso anche il luogo di formazione, Dunquerque, in Bretagna. Zahra si è formata nel 2007, gli antsionisti nel 2009, mentre France Marianne Télé nel 2011. Sono stati requisiti anche i beni appartenenti ai tre fondatori dei gruppi: un cittadino francese, un algerino e un marocchino. I complimenti per il buon esito sono giunti dal ministro degli Interni Gérard Collomb che, via twitter, ha ringraziato le forze dellordine coinvolte in unoperazione per chiudere quelli che vengono soprannominati “luoghi che diffondono messaggi di odio”. Il governo francese oggi ha anche ordinato il congelamento per sei mesi dei beni in Francia di due iraniani e del ministero per la sicurezza e lintelligence dello stesso Paese. Il decreto è stato pubblicato in gazzetta e individua uno degli uomini colpiti dalla misura come Assadollah Asadi, lo stesso nome di un diplomatico iraniano sospettato di essere lautore di un attacco pianificato a fine giugno contro una manifestazione di un gruppo dopposizione iraniano in Francia. Nel Paese, dopo la stagione di sangue avviata con i devastanti attentati del 2015, lallerta per nuovi attacchi di matrice islamica è ancora alta. Ieri la popolazione ha ricordato Mauranne e Laura, le due giovane ragazze accoltellate a morte da un terrorista un anno fa, alla stazione Saint-Charles di Marsiglia.