Sembra essere stata raggiunta lintesa tra il Governo e Anci, a confermarlo è presidente della stessa associazione e sindaco di Bari, Antonio Decaro, all’uscita da Palazzo Chigi: “Abbiamo una soluzione, il principio è salvo, i fondi sono tutti salvi. Nel prossimo decreto del governo, la prossima settimana, saranno stanziati i fondi nell’arco di un triennio, sulla base delle effettive necessità dei Comuni”.
“Evidentemente è una mediazione ha aggiunto Decaro ma siamo partiti dalla decurtazione di 1,6 miliardi. Per alcuni non è la soluzione che volevamo ma abbiamo preso una decisione tutti insieme”.?”Attraverso la conferenza unificata ha spiegato il primo cittadino di Bari cercheremo di recuperare quegli 800 milioni che sono oggetto di una sentenza della Corte costituzionale. Saniamo l’incostituzionalità di quell’articolo 1 comma 140 che finanziava per la metà il bando per le periferie. contemporaneamente con il prossimo decreto del governo recuperiamo la norma originaria dando la possibilità a tutti i Comuni di procedere con la progettazione. Non tutti realizzeranno i progetti l’anno prossimo: le risorse saranno assegnate sulla base delle effettive necessità”.?”Alcuni Comuni ha aggiunto Decaro volevano che oggi si risolvesse il problema: abbiamo ottenuto un risultato importante che è quello di risolverlo tra una settimana visto che pare che domani non si potesse risolverlo in Aula col Milleproroghe. Questo impegno del governo per noi è importante: ho spiegato al presidente del Consiglio che se non dovessero risolvere il problema interromperemmo le relazioni istituzionali”, aggiunge. “La criticità è legata al fatto che non tutti potremo appaltare le opere per le periferie immediatamente”.?Arrivano anche le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine dellincontro avvenuto a Palazzo Chigi: “Ho ascoltato con grande disponibilità le istanze dell’Anci e con i sindaci presenti ho condiviso l’obiettivo di avviare un percorso per giungere alla migliore soluzione possibile e nei tempi più rapidi. La soluzione che intendiamo adottare è quella di inserire nel primo decreto utile (successivo alla conversione del Milleproroghe) una norma che di fatto dia la possibilità di recuperare la realizzabilità dei progetti già in fase avanzata”.