Tito Boeri, presidente dellInps, lancia un allarme in audizione al Senato: lIstituto avrebbe, al momento, mezzi per controllare solo il 5% delle “malattie” certificate dai lavoratori privati e pubblici: “LInps riceve ogni anno circa 12 milioni di certificati di lavoratori privati assicurati per la malattia e 6 milioni di certificati di dipendenti pubblici nel cosiddetto Polo Unico ha dichiarato Boeri A fronte di 18 milioni di certificati e, quindi, di malattie potenziali destinatarie di controlli medico fiscali, lattuale capacità produttiva dellIstituto, si attesta intorno al milione di visite di controllo allanno, ossia il 5%. Da qui la necessità di scegliere con cura dove, quando e come eseguire le visite”.?Per verificare quei certificati, infatti, sarebbero ingenti le risorse che vengono investite: “LInps spende ogni anno circa 2 miliardi di euro per indennità di malattia per i dipendenti privati che sono a carico delle imprese invece nei primi 3 giorni di assenza, mentre le giornate di assenza dei pubblici dipendenti valgono circa 2,8 miliardi su base annua quando vengono calcolati in termini di retribuzione corrisposta al lavoratore in caso di malattia. ha rimarcato Boeri Sono numeri importanti”.
È dunque evidente, ha rilevato ancora Boeri, “che una selezione intelligente dei certificati medici per i quali disporre le visite mediche di controllo sia essenziale per lInps. Data la numerosità dei controlli, un milione, è, inoltre, inevitabile che la selezione sia, almeno in parte, automatizzata, non essendo certo gestibile a mano”. Per questa motivazione, Boeri non vede “ragioni per cui dovrebbe essere vietata una programmazione mirata delle visite mediche di controllo quando forme ben più ampie di profilazione vengono comunemente praticate nel contrasto allevasione fiscale”. Una reazione diretta allo stop chiesto dal garante della Privacy allutilizzo del modello statistico predittivo dellIstituto, che consente di concentrare le visite di controllo nelle situazioni in cui è più ragionevole ipotizzare che ci siano abusi. Dopo lintervento del Garante a marzo lInps ha sospeso la “programmazione intelligente delle visite” per procedere a unestrazione causale dei malati da sottoporre a controllo. Ciò ha portato, ha detto Boeri, a una riduzione del 39,5% delle visite che prevedono una riduzione della prognosi.?LInps, ha spiegato ancora Boeri, “ha circa 400 medici di ruolo, che dovrebbero esaminare manualmente 30 mila certificati pro capite, cui andrebbero aggiunti i 15 mila pro capite dei lavoratori pubblici del Polo Unico. Il fondamento della selezione su riscontri obiettivi e procedure informatiche è importante anche per garantire una uniformità di trattamenti su tutto il territorio nazionale e scoraggiare potenziali comportamenti collusivi che ci potrebbero essere a livello locale tra medici fiscali e lavoratori assenti per malattia”.?Boeri ha anche lanciato una stoccata a Matteo Salvini e alla proposa di una quota 100 che costi solo 6-8 miliardi lanno: “La quota 100 costa 15 miliardi lanno prossimo e venti miliardi a regime. Sono gli uffici tecnici dellInps che fanno le valutazioni screditare chi le fa è un esercizio pericoloso”, ha detto. “E come spezzare il termometro al malato – aggiunge – non si sa se bisogna dargli la tachipirina. Impedisce il controllo democratico”.