Slitta da parte dei giudici la decisione sul sequestro dei fondi della Lega.
A comunicarlo è lavvocato del Carroccio Giovanni Ponti, nellatto di lasciare Palazzo di Giustizia poco dopo le 10.30. Ancora quindi nulla di fatto in merito alla decisione circa la ipotesi di frode contro lo stato sui rimborsi elettorali dal 2008 al 2010, una stima di 49 milioni circa.
Nel frattempo gli avvocati del Carroccio hanno fatto una mossa importante, a livello giuridico: hanno presentato una lista di cittadini che hanno dato un contributo alle casse del partito per dimostrare che il denaro disponibile al momento non è il risultato di vecchi finanziamenti pubblici ma il nuovo corso del partito. “Abbiamo depositato un consiglio per dimostrare che i soldi che la Lega ha nella scatola sono ora contributi di rappresentanti eletti, donazioni di elettori e 2 per mille della dichiarazione dei redditi .. Questi importi non sono solo leciti ma hanno anche uno scopo costituzionale: partito per perseguire gli obiettivi democratici del Paese “, ha affermato lavvocato Giovanni Ponti. “Affermare che io traggo profitto dal crimine – ha aggiunto – è un senso non giuridico, ma ci riferiamo alla decisione del tribunale”.