La Commissione europea proporrà di abolire la transizione tra ora solare e ora legale in tutta lUnione europea. Lo ha annunciato il presidente Jean-Claude Juncker in unintervista al canale televisivo tedesco Zdf. “Le persone vogliono farlo, quindi lo faremo”, ha detto.
In un sondaggio online condotto tra luglio e agosto, la maggior parte dei 4,6 milioni di partecipanti ha dichiarato di essere favorevole al mantenimento di un unico calendario per tutto lanno. Juncker ha spiegato allemittente – ha riferito lAFP – che oggi potrebbe essere presentata la proposta ufficiale di Bruxelles. “Abbiamo condotto una consultazione pubblica e milioni di cittadini hanno risposto, e credo che in futuro dovrebbe essere lora legale (cioè lattuale” ora legale “) a diventare la regola”, ha spiegato il presidente della Commissione europea.
La proposta sarà quindi quella di adottare lora legale per tutto lanno, abbandonando la transizione al tempo standard durante linverno. La misura dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo, il Consiglio europeo.
La richiesta di abolire lora solare è sostenuta da una parte importante dellopinione pubblica dei paesi del Nord, che riportano danni alla salute del tasso di cambio. Tra i governi dellUE, Finlandia, Svezia e alcuni Stati membri orientali si sono espressi per labolizione, ma non cè stata una maggioranza a favore. A febbraio, il Parlamento europeo aveva respinto lipotesi di abolire il tasso di cambio a sei mesi. Lora legale è la convenzione di spostare le lancette degli orologi di uno stato in avanti di unora per sfruttare meglio le radiazioni solari durante lestate. Dal 2000, una direttiva comunitaria – quindi vincolante – obbliga gli Stati a introdurla ogni anno tra il 25 e il 31 marzo e a rimuoverla dal 25 al 31 ottobre per armonizzarne luso in tutta lUE.
Nella pagina pubblica della consultazione, Bruxelles ha spiegato di avere avviato la verifica del “funzionamento delle attuali disposizioni in materia di ora legale” e “di valutare se è opportuno cambiarle” in “una serie di richieste ricevute da cittadini, il Parlamento europeo e alcuni Stati membri “. I risultati ufficiali non sono ancora stati resi noti, ma l80% dei contributi avrebbe dovuto esprimersi a favore dellipotesi della fine del tasso di cambio.