Cento migranti della Diciotti a Rocca di Papa

    Il grande e tortuoso viaggio sta per finire. Per cento dei migranti, almeno, che erano a bordo della nave Diciotti si autorizza l’approdo nel centro di prima accoglienza ’Mondo migliore’ a Rocca di Papa, comune vicino a Roma. Gli altri 39 naufraghi sono rimasti invece nell’hotspot di Messina in attesa di essere trasferiti in Irlanda e Albania, nazioni che hanno dato la disponibilità ad accoglierli. Una storia che ha commosso tanti, compreso papa Francesco che ha voluto vedere i video shock dei lager libici per comprendere tutto l’orrore.

    I profughi resteranno pochi giorni all’interno del centro e poi verranno accolti dalle Diocesi in Italia che hanno dato disponibilità. A confermarlo è anche il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini: “Siamo stati rassicurati – ha detto – dalla Cei e dalla Caritas che quegli ospiti saranno ricollocati in pochi giorni e che ci sono disponibilità ben superiori al numero necessario”. I migranti, quasi tutti eritrei, hanno viaggiato a bordo di due pullman privati, scortati dalla polizia. Ma quella dei cittadini rocchigiani non è stata un’accoglienza facile. Davanti al centro sono giunte due diverse fazioni: da un lato i militanti di estrema destra contrari all’arrivo dei profughi con bandiere tricolore, tra cui esponenti di Casapound e Forza Nuova e Fratelli d’Italia e dall’altro un gruppo di cittadini pro migranti che esponeva cartelli ’Welcome’ e urlava slogan antifascisti. I momenti di tensione non sono mancati e due gruppi si sono fronteggiati ognuno intonando cori.