Thailandia, tutti vivi i 12 baby calciatori intrappolati nella grotta

    È stato già definito un miracolo quello che ha visto protagonisti 12 baby calciatori rimasti intrappolati in una grotta in Thailandia, senza cibo per ben 9 giorni. Tutti vivi i giovanissimi atleti insieme al loro allenatore, salvati da una squadra di sub che ha lavorato incessantemente per tutta la notte: attraverso una corda, posizionata nei cunicoli allagati della grotta di Tham Laung, gli esperti a trovare il gruppo. Una storia che sembra però non aver ancora raggiunto la fine, considerando che potrebbe volerci del tempo per liberarli definitivamente: secondo quanto riferisce la Bbc, infatti, potrebbero essere necessari anche 4 mesi, date le condizioni interne della grotta. Il complesso di Tham Luang a Chiang Rai infatti, che si trova nel nord della Thailandia, è puntualmente soggetto ad allagamenti durante la stagione delle piogge che si protrae fino a settembre-ottobre. Per essere tirati fuori, i bambini dovrebbero imparare ad immergersi in maniera quasi professionale, ma sono stati gli stessi esperti a sottolineare il pericolo di condurre subacquei inesperti in zone fangose e scarsamente visibili come quelle della grotta di Tham Laung. Sarà necessario, dunque, far defluire tutta l’acqua dalla grotta: come ha spiegato il governatore della provincia settentrionale di Chiang Rai, Narongsak Osotthanakorn, i soccorritori vogliono “essere certi al cento per cento” di poter liberare i ragazzi in tutta sicurezza, motivo per cui non è stata ancora stabilita una data per l’operazione di evacuazione. “Siamo arrivati fin qui. In nessun modo li perderemo nella fase di uscita”, ha rassicurato Osotthanakorn. I 12 ragazzi, tutti di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, sono stati sottoposti a visite mediche e hanno ricevuto bevande energetiche: “Nessuno di loro in condizioni gravi. La maggior parte soffre di problemi minori” hanno riferito. I soccorritori stanno ora lavorando per consentire ai genitori di comunicare con i figli attraverso una linea telefonica: “Potrebbero parlarsi per la prima volta oggi”, ha annunciato il governatore Osotthanakorn. I giovanissimi atleti sono intrappolati nella grotta dal 23 giugno, giorno in cui, dopo il regolare allenamento, avevano deciso di fare un’escursione all’interno della grotta insieme al loro vice allenatore Nopparat. L’allenatore capo, Nopparat Kantawong, era sicuro che lo spirito di squadra avrebbe fatto la differenza, aiutandoli a resistere: “Si prenderanno cura gli uni degli altri altri”, aveva detto. E sembra sia andata esattamente così.