Un nuovo brutto episodio di molestie nella capitale, stavolta raccontato nei dettagli da una giovane giornalista toscana. Laura Bonaiuti, 26 enne originaria di Firenze, lavora nella Capitale come videomaker e reporter: intorno alle 22:30 dello scorso 12 giugno è stata seguita e molestata da un branco di giovanissimi sulla metropolitana di Roma.
“Ho deciso di espormi con nome e cognome perché non è giusto che le vittime si nascondano, quella contro la violenza è una battaglia che va combattuta alla luce del sole. ha spiegato la giovane, come riportato dal sito Roma Today Sono stata avvicinata sulla metro e molestata da cinque giovanissimi, avranno avuto 17-18 anni, tutti italiani. Hanno iniziato a fare battute pesanti. Non erano nemmeno le 23 ma la metro era semideserta. Ho cambiato carrozza e mi hanno seguita. Mi sono arrabbiata, ho risposto e mi hanno detto: vai a fare il tuo lavoro, quello della puttana”.
Un lungo post sulla propria pagina Facebook: “Quando sono scesa si sono lanciati fuori dal vagone anche loro. Mi sono fermata per farli andare via ma hanno aspettato. Ho sentito uno di loro dire guardate, è ancora lì e in quel momento ho avuto paura prosegue Laura Bonaiuti Mi sono incamminata e mi sono rifugiata in una pizzeria, per fortuna alla fine se ne sono andati”.
“Per i malpensanti, indossavo una canottiera, jeans fino ai piedi e scarpe chiuse sulle caviglie. Non portavo rossetto né shorts inguinali né phard né tacchi. Ma nessun abbigliamento o comportamento aggiunge la 26enne fiorentina autorizza una molestia, se ci fosse ancora bisogno di dirlo oggi. Una precisazione purtroppo necessaria. Non sono di tutti, soltanto perché donna. E anche se avessi scelto di indossare un bikini o un tubino aderente, non avrei meritato il suddetto trattamento. Mi dispiace che certe cose vadano ancora ribadite”.
Delusione e rabbia nella giovane, che aggiunge: “Purtroppo non è la prima volta, succede spesso di essere molestata. Mi sono capitate molestie anche più pesanti. Mi so difendere, in ogni situazione. Ma chi non lo sa fare cosa rischia? Se questi sono i Millennials che avete cresciuto conclude il post avete sbagliato qualcosa”.