Governo: delega alle Telecomunicazioni al M5S

    La delega alle Telecomunicazioni, che fa capo al Ministero dello Sviluppo Economico, andrà al M5S. Titolare della delega sarà quindi un esponente del Movimento ed è possibile che sia lo stesso vice premier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio a farsene carico.
    Dopo oltre quattro ore è terminato il vertice a Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte e con i vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La riunione era stata convocata per fare un punto sulle nomine dei viceministri e dei sottosegretari del governo ma sul tavolo è finito il caso Aquarius. “E’ chiaro che abbiamo dovuto subito convertire la riunione in emergenza”, ha spiegato Di Maio ai cronisti lasciando Palazzo Chigi.
    Prima i sottosegretari e viceministri e poi, in un secondo momento, le deleghe: è il timing che offre il vicepremier Luigi Di Maio per la soluzione del Sudoku del cosiddetto ’sottogoverno’, ancora in alto mare in attesa del rientro a Roma del presidente del Consiglio e di un accordo definito tra gli azionisti politici del governo giallo-verde. In tutto quarantatrè posti al governo, fra sottosegretari e viceministri spartiti con il bilancino fra M5S e Lega, a cui vanno aggiunte le 28 commissioni permanenti, più le bicamerali come la Vigilanza Rai e il Copasir sui cui sottolinea oggi il vicepremier “decide il Parlamento, non sono nomine governative”. Ma politiche e dunque legate ad un accordo tra il Carroccio e i 5 Stelle.
    “Aspettiamo il governo alla prova dei fatti. Intanto, dopo sette giorni dall’ insediamento mancano ancora i viceministri e i sottosegretari senza i quali non sarà possibile avviare il lavoro nelle commissioni” protesta Anna Maria Bernini, capogruppo Fi al Senato. I tempi però si allungano e l’obiettivo scavalla alla prossima settimana. Anche se qualche casella sembra già decisa. Oggi l’altro vicepremier e ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha fatto capire di aver deciso di portarsi il deputato leghista Nicola Molteni al Viminale. “Un parlamentare che, se tutto andrà come andrà, mi darà una mano nell’esecutivo” dice. Mentre sembra lanciato nell’agone un altro leghista di peso come il deputato Massimo Garavaglia indicato dai ruomors al Mef come viceministro, ruolo che i 5 Stelle vorrebbero invece per la deputata piemontese Laura Castelli.