“Il suo gesto della sedia è diventato un messaggio per i deboli contro i forti, decisamente più elegante rispetto alle manette di Mourinho”. Così Roberto Cravero ricorda il gesto di protesta del suo allenatore Emiliano Mondonico per un fallo non fischiato durante finale di ritorno di Coppa Uefa del 1992 tra Torino e Ajax. Quello di stamattina è stato un risveglio doloroso, anche se noi che lo conoscevamo bene eravamo abbastanza preparati – prosegue lex difensore granata -. Chi aveva sempre mantenuto i contatti con lui sapeva che stava lottando, ma purtroppo stava perdendo. È una perdita dolorosa e importante per noi. Il suo Torino è diventato quasi una leggenda”.A Radio Cusano Campus Roberto Cravero ha inoltre dichiarato: “Mondonico è diventato un simbolo per il popolo granata. Si vede che cera una squadra lassù che aveva bisogno di un allenatore geniale e ha chiamato lui. Il suo grande pregio, al di là di leggere la partita, era quello di saper fare scelte coraggiose. Non si limitava a fare le cose semplici, cercava di attuare schemi diverse per sorprendere gli avversari – conclude così durante la trasmissione Sport Academy -. Fu uno dei primi a giocare col 3-5-2 e lo fece molto bene perché il suo Torino eliminò il Real Madrid e non credo che in futuro vedremo ancora il Torino eliminare il Real. Dopo lesperienza insieme al Toro sono stato anche suo dirigente e lì i rapporti sono diventati ovviamente diversi. Più gli anni passavano più lui si smussava un po. Prima andava dritto per la sua strada, col passare degli anni è aumentata la saggezza”.