Dunque, ancora 15 giorni, ed avremo un saggio delle reali ’potenzialità’ del neo Rosatellum, che prevede il sistema misto proporzionale e maggioritario (per il quale un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi), con listini bloccati – da un minimo di 2 candidati a un massimo di 4), con il proporzionale. Ricordiamo che non è previsto il voto disgiunto ma, in alternativa, è possibile scegliere di apporre la propria croce, o solo sul nome del candidato uninominale (estendendo quindi la preferenza alla lista o alle liste collegate per l’appunto, in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista) oppure, mettendo la croce sul nominativo del candidato uninominale e sulla lista (o) su una delle liste collegate. Saranno oltre 50 mln di italiani (nello specifico 24,8 mln maschi e 26,4 femmine), e 4,2 mln di quanti residenti all’estero; esprimeranno le loro preferenze per rinnovare il Parlamento. Tra le novità, evitando eventuali contestazioni del voto, la possibilità di poter votare automaticamente anche per il candidato del collegio uninominale collegato. Quindi sia per la Camera (dai 18 anni compiuti), che per il Senato (dai 25 anni), è possibile votare apponendo una croce sulla lista prescelta.
M.
