Più che sulla campagna elettorale, per forza di cose in questi giorni Di Maio è costretto alla ’grandi pulizie’ in casa dove, per via delle poco limpide condotte di alcuni suoi militanti, il M5s si sente pugnalato alle spalle., Attenzione però, perché questo non significa necessariamente ’deludere’ l’elettorato: intanto i grillini sono gli unici a ’ristornare’ parte dei profumati stipendi da politici e, cosa da non poco, diversamente da altri schieramenti, qui chi sbaglia viene immediatamente sbattuto fuori, senza possibilità appello. Stamane infatti il candidato premier è intervenuto in diretta FB annunciando che “Ci sono 3 candidati (Lello Vitiello, Bruno Azzerboni e Pietro Landi,ndr), che ci hanno mentito, non ci avevano detto di essere stati iscritti alla massoneria. Non solo li abbiamo espulsi dal Movimento, ma li denuncerò personalmente come capo politico per danno d’immagine al M5S. E, visto che è possibile rinunciare alla proclamazione come ha detto Michele Ainis, noi chiederemo a queste 3 persone di andare in Corte d’Appello e di rinunciare alla proclamazione”. Il leader pentastellato ha tenuto a ribadire che tale decisione giunge affinché “tutti i cittadini possano votare serenamente il Movimento, perché queste persone comunque non verranno elette. Lo stesso vale per coloro che non hanno rispettato il patto delle donazioni e sono candidati. A quelle persone sarà chiesto di rinunciare alla proclamazione in giornata, andando in Corte d’Appello. Con i soldi della denuncia per danno d’immagine che farò a queste persone – ha aggiunto inoltre Di Maio – faremo partire nuove imprese con il fondo del microcredito”, ha annunciato Di Maio. Intanto monta la polemica tra il Movimento ed i giornalisti Mediaset de ’Le Jene’ in merito a ’rimborsopoli’: secondo i reporter del programma di Italiauno sarebbero 14 i ’furbetti’ mentre, dal canto suo la direzione Cinquestelle ne ha indicati al momento soltanto 8: Ivan Della Valle, Maurizio Buccarella, Carlo Martelli, Girolamo Pisano, Elisa Bulgarelli, Emanuele Cozzolino, Andrea Cecconi, Silvia Benedetti, più Giulia Sarti, che ha a sua volta però denunciato l’ex fidanzato, responsabile degli ammanchi di circa 23mila euro. E c’è da sottolineare che, nonostante ciò, proprio per non ledere l’immagine del Movimento la Sarti ha deciso momentaneamente di autosospendersi. La direzione M5s ha inoltre annunciato che a breve pubblicherà online la lista completa dei suoi 123 parlamentari. Accanto a ciascun nominativo sarà quindi indicata la somma restituita, ed il corrispettivo relativo alle tabelle ministeriali.
M.