“Abbiamo informazioni inequivocabili e documenti di fonti all’interno dell’organizzazione terroristica secondo i quali al-Baghdadi è ancora vivo e si nasconde nella Jazira”. E’ stata questa dichiarazione, rilasciata stamane dal direttore generale del dipartimento Antiterrorismo, Abu Ali al-Basri, al quotidiano ’As-Sabah’, a lasciare la comunità internazionale a bocca aperta. Questo perché quando, lo scorso 16 giugno, la Russia ne annunciò ufficialmente la morte (a seguito di un raid aereo condotto vicino Raqqa), da parte dello stesso sedicente Stato Islamico non seguì nessuna smentita. Certo è che già la scorsa settimana, pubblicando la lista ’aggiornata’ dei “leader terroristi ricercati a livello internazionale”, sorprese il fatto che in cima, figurava proprio il nome di al-Baghdadi, dato invece per morto in più occasioni. Dunque, stando a quanto affermato stamane dall’alto funzionario del ministero dell’Interno iracheno, il leader jihadista è ancora vivo, ferito (“nei raid aerei eseguiti contro i feudi dell’Is in Iraq”), e sofferente di “diabete e fratture al corpo e alle gambe che gli impediscono di camminare senza assistenza”.
M.