Presentando stamane nella la relazione relativa al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Inps (per l’esercizio 2016), la Corte dei Conti Sezione controllo Enti, ha commentato che “Il risultato economico di esercizio mostra un valore negativo per 6,22 md (-16,297 md nel 2015), con un miglioramento sul precedente esercizio da riferire essenzialmente ad un accantonamento al fondo rischi crediti contributivi di 6,22 mld, quando nel 2015 l’analoga posta era iscritta in bilancio per 13,09 md. Il susseguirsi di risultati economici negativi si riflette sulla progressiva erosione del patrimonio netto che si attesta a fine esercizio su un importo di poco meno di 78 ml e che passa in territorio negativo in sede di assestamento del bilancio di previsione 2017. Comunque – si legge ancora nella nota della Corte dei Conti – la situazione patrimoniale dell’Inps tornerà ad attestarsi su un saldo, tra poste dell’attivo e del passivo, in deciso miglioramento per effetto della disposizione contenuta nella legge di Bilancio per il 2018. Dal lato ordinamentale resta attuale la necessità di una riforma della governance dell’Inps che parta dalla revisione di funzioni e compiti dei tre principali organi – di indirizzo e vigilanza, di rappresentanza legale dellente, di indirizzo politico-amministrativo – che, insieme al direttore generale, compongono quel particolare assetto duale disegnato dal legislatore per gli enti previdenziali pubblici”. Inoltre, aggiunge ancora la Corte dei Conti, la riforma del sistema di governo dell’Istituto “ad opera del d.l. n. 78/2010, di accentramento nella figura del presidente dei compiti prima spettanti al Consiglio di amministrazione, non si è mostrata, infatti, sufficiente a conferire allIstituto migliore equilibrio, in particolare, nei rapporti con il Consiglio di indirizzo e vigilanza. E’ da porre in rilievo come, sul finire del 2017 – spiegano ancora i magistrati contabili – la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati abbia approvato una proposta di modifica dell’ordinamento e della struttura organizzativa dell’Inps e dell’Inail, quale testo unificato delle tre proposte da tempo all’esame della medesima Commissione. Con lo scioglimento delle Camere, il percorso di riforma si è ovviamente interrotto, di talché appare auspicabile che esso trovi nella nuova Legislatura un rinnovato impulso”.
M.