“Inserire il numero dei figli come elemento per poter avere uno sconto fiscale”, è la proposta lanciata ieri dal segretario Pd Matteo Renzi, ospite di Domenica Live, su Canale 5. Nellambito del tour elettorale, che in queste settimane vede i leader dei vari schieramenti in lizza affollare radio e tv, lex premier al pari dei suoi concorrenti ha lanciato la sua idea, spiegando al tempo stesso di voler mantenere allo stesso tempo il bonus degli 80 euro “e aggiungere assegno per ogni figlio, un contributo esteso che può essere di altri 80 euro sulla base del numero dei figli. Quella dei figli ha sottolineato Renzi – è la questione fondamentale. Siamo scesi sotto i 500mila nuovi nati in Italia”. Commentando poi le difficoltà incontrate nel comporre le liste dei candidati Pd, il segretario ha inoltre tenuto a precisare di non aver candidato soltanto suoi fedelissimi. Quindi fra i temi affrontati, anche quello delloccupazione: “per il futuro è fare in modo che ciascun lavoro abbia almeno un salario minimo ha osservato Renzi – Una misura che c’è in quasi tutti i Paesi europei, in Italia non c’è. Se passa questa riforma, ogni lavoro piccolo e saltuario avrà una paga minima lorda di 9 euro l’ora. Oggi certi lavori vengono pagati 5-6 euro, è un piccolo passo in avanti”. Quindi lex premier ha spiegato il suo giudizio contrario alleventuale introduzione della flat tax, proposta da centrodestra in quanto, “E’ la tassa che vorrebbe considerare allo stesso modo i miliardari e gli operai”. Così come per il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5s: “Costa 85 miliardi, i fondi non li trovi. Neanche con i soldi del Monopoli. Sarebbe la più grande misura per far licenziare la gente. L’Itali deve essere una Repubblica fondata sul lavoro e non fondata sull’assistenzialismo”.
M.