Notoriamente le parole hanno il loro peso, e poco conta se a volte sono usate bonariamente come termine di paragone od esempio, spesso è infatti il contesto dellargomento ad accentuarne lefferatezza o la vacuità. Se poi vengono pronunciate da personaggi pubblici in occasioni pubbliche, si rischia poi di andare incontro ad inevitabili e labirintiche polemiche. Così oggi, a finire sulle pagine dei giornali, è stato il rilancio da parte di un utente, di un post condiviso sui social da un parroco bolognese il quale, accompagnato da due foto (una ritraente un lager nazista, e laltra unallegra tavolata tra profughi), ha scritto: “A me sto fatto che Papa Bergoglio e ora anche la Bonino su La7 paragonino i presunti profughi agli ebrei nei lager mi fa girare parecchi i maroni”. Il post risale allo scorso maggio, dopo che Papa Francesco, nel corso dell’omelia a San Bartolomeo presso l’Isola Tiberina di Roma, aveva affermato che quelli dei rifugiati “sono campi di concentramento”. Non sene esce
M.