NEL 2017 I PREZZI SONO CRESCIUTI DELL’1,2%, CON L’INFLAZIONE DI FONDO A +0,7%

    Dalle rilevazioni diffuse stamane dall’Istat, si evidenzia che, dopo la lieve flessione registrata nel 2016 (-0,1%), nell’anno appena concluso i prezzi al consumo hanno avuto una media di crescita dell’1,2%. Ne consegue quindi che, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, l’”inflazione di fondo” si sia attestata a +0,7%, una percentuale di tasso lievemente maggiore rispetto al +0,5% del 2016. Riguardo nello specifico l’inflazione, nel 2016 aveva registrato una leggera flessione (-0,1%), riuscendo tuttavia a chiudere l’anno in ripresa. Nel primo trimestre del 2017 ha poi avuto luogo un’accelerazione (+1,4%), sottolineata che nel secondo trimestre (+1,5%), per poi rallentare nel terzo (+1,1%) e, progressivamente, nel quarto trimestre dell’anno (+0,9%). E proprio il rallentamento della dinamica dei prezzi rilevata nel corso del secondo semestre, ha lasciato in eredità al 2018, un trascinamento di appena lo 0,1%. In particolare, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, la componente di fondo dell’inflazione, nel 2017 ha subito un’accelerazione media annua di appena due decimi di punto percentuale, portandosi dal +0,5% del 2016, al +0,7%. Come spiega in generale l’Istituto di Ricerca, l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale, nl 2017 ha registrato una variazione media annua pari a un +1,2%. Variazione che, aggiunge ancora l’Istat, può essere suddivisa in due componenti: il cosiddetto trascinamento dal 2016 al 2017 (pari a +0,4%), che rappresenta l’eredità di quanto accaduto nel 2016. E la cosiddetta inflazione “propria” o meglio, la variazione media annua dell’indice generale (nel 2017 ha segnato +0,8%), derivato dalle variazioni di prezzo che hanno avuto luogo durante l’anno.
    M.