Il paradosso è che appena un mese fa la stessa area era stata devastata dal terrorizzante Thomas fire, il mega incendio che per settimane ha trasformato il sud della California in un inferno (lo scorso dicembre qui ha bruciato circa 1.100 km2, distruggendo 1.063 case, aziende e strutture). In queste ore invece, alla devastazione del fuoco si è sostituita quella delle inquietanti inondazioni, che hanno dato luogo a frane pericolosissime. A spingere verso le case londata di fango e detriti, lesondazione a causa delle forti piogge – di un torrente che passa tra le colline sopra Montecito, diretto nell’Oceano Pacifico. Ne sanno qualcosa proprio gli sfortunati residenti di Montecito, nella contea di Santa Barbara, dove una terribile colata di fango ha già mietuto 13 vittime. Come ha dichiarato Yaneris Muniz, portavoce della contea di Santa Barbara, “abbiamo avuto una giornata molto impegnativa”. Sono circa i 50 soccorsi confermati ed almeno 25 le persone sono rimaste ferite. “Diversi ancora i dispersi”, ha detto Muniz. Dal canto suo, un vigile del fuoco ha spiegato che nelle strade c’era fango fino al livello della vita e che, con ogni probabilità, non è escluso che vi possano essere ancora persone disperse e intrappolate. Gli esperti climatologi americani hanno individuato nellinquinamento ambientale le cause di questi continui e rapidi fenomeni climatici che continuano a colpire il Paese.
M.