PER EFFETTO DELL’INFLAZIONE RELATIVA AL 2017, SCATTA IL MINI AUMENTO PER LE PENSIONI

    Diretto a pensioni fino a tre volte il minimo (andando poi scemando in relazione a valori superiori), per effetto dell’inflazione relativa al 2017 – stimata provvisoriamente attorno all’1% – ecco il mini aumento per i pensionati, con un assegno rivalutato. Un incremento deciso dal testo della Manovra 2018, dove sono diverse le novità previste per il 2018. Ad esempio, l’equiparazione a quelli degli uomini, per le lavoratrici del settore privato, dei requisiti d’accesso alla pensione di vecchiaia. E’ di 66 anni e 7 mesi l’età minima uguale per tutti. Quindi la costituzione di un ’fondo ape sociale’, dove ‘accantonare’ soldi che, a partire dal 2019, serviranno a coprire e rendere strutturale la misura. Come si legge infatti, il fondo è infatti stato istituito ’’ai fini del concorso al finanziamento dell’eventuale estensione del beneficio’’ a nuovi accessi con decorrenza successiva al 31 dicembre 2018. L’Ape sociale attualmente prevede l’uscita anticipata dal lavoro a 63 anni, con uno sconto di 3 anni e 7 mesi rispetto all’età di vecchia. Per quel che riguarda invece le donne, sale a un anno per ogni figlio lo ’sconto contributivo’ al quale hanno diritto per accedere all’Ape sociale, con la riduzione dei requisiti contributivi ampliata da 6 mesi a un anno, nel limite massimo di due anni. Sino ad oggi riservato ad undici categorie (insegnanti di asilo nido e scuola materna, infermieri e ostetriche con lavoro organizzato in turni, macchinisti, conduttori di gru, camion e mezzi pesanti, operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici, facchini, badanti che assistono persone non autosufficienti, addetti alle pulizie, operatori ecologici e conciatori di pelli), lo ’sconto contributivo’, ora l’ape sociale apre anche a braccianti, marittimi, pesatori e siderurgici. Divengono così 15 le categorie di lavoratori esentati da quell’automatismo, che lega l’aumento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, come previsto dalla riforma Fornero, che porterà a 67 anni l’accesso alla pensione dal 2019.
    M.