Approfittando del momentaneo stop a Mahahual, una località della penisola dello Yucatan, 31 passeggeri della nave da crociera ’Royal Caribbean’, hanno decido di aderire ad una visita a terra, che contemplava un breve viaggio al sito archeologico di Chaccoben, nello Stato del Quintana Roo. Nessuno tra di loro, in gran parte italiani e canadesi, potevano immaginare che per loro sarebbe stata una tragica giornata di vacanze. Mentre viaggiavano ammirando il panorama messicano, il bus della ’Turismo Costa Maya’, sembrava seguire con la consueta serenità un tragitto ormai rodato. Improvvisamente però, nel tratto di strada fra El Cafetal e Mahahual, è accaduto limpensabile: per motivi ancora da accertare lautobus si è ribaltato più volte, per poi scivolare lungo una fiancata. Come ha riferito sulle prime il quotidiano locale ’Debate’, è stato linferno, con corpi che volavano fuori dal mezzo, mentre altri venivano trascinati dal bus ormai senza controllo, coricato su un fianco. Il bilancio, terribile, parla di 12 morti (dato poi confermato anche dalla ’Secretaria de Securidad Publica’ dello Stato di Quintana Roo), e di circa 20 feriti (tra i quali sette americani e due svedesi, ha reso noto il portavoce della protezione civile del Quintana Roo), soccorsi e trasportati durgenza nei più vicini ospedali, come quelli di Bacalar e Chetumal. Al momento non è stato ancora possibile sapere quanti italiani vi sono tra le vittime, purtroppo le notizie confermano infatti la presenza di nostri connazionali tra i corpi recuperati, oltre a quelli di cittadini canadesi e messicani. Appresa la notizia, la Farnesina ha subito stabilito una linea diretta con l’Ambasciata d’Italia a Città del Messico, che sta collaborando con le autorità locali per verificare l’eventuale coinvolgimento di turisti italiani.
M.