“Dare le dimissioni dal gruppo Pd è stata una scelta che ha fatto rumore. Ho ricevuto tante telefonate. Mi hanno offerto seggi sicuri, mi hanno consigliato di star fremo un giro, mi hanno chiesto di far la riserva della Repubblica. Mi dispiace questi calcoli non fanno per me”. Accolto con un’ovazione all’Atlantico di Roma dove, sotto lo slogan “Una nuova proposta”, è in svolgimento l’assemblea che darà l’ok alla nuova lista di sinistra, il presidente del senato Péiero grasso non poteva non tornare prima sul suo ’sofferto’ addio al Pd. Ma è tempo di guardare avanti, rassicura, “Serve un’alternativa. Noi abbiano la testarda convinzione che in questo momento deve prevalere lo spirito di servizio. E allora tocca a noi, tocca a noi offrire una nuova casa a chi non si sente rappresentato. Per una nuova proposta per il Paese, io ci sono”. Dunque Grasso ’c’è’, ed a riprova della sua affidabilità, il grande senso di responsabilità con il quale sta ricoprendo la carica più alta di palazzo Madama: “Essere presidente del Senato – spiega -è un onore incredibile. Sin dall’inizio ho rivendicato il diritto di parola. L’imparzialità non prevede la rinuncia alle proprie idee politiche”. Poi, tornando all’attualità avverte: “Non aspettatevi da me, neanche in campagna elettorale , fiumi di parole. Altri sono bravissimi in questo, suggestionano con le parole. Io parlerò di cose concrete: noi faremo proposte serie. Le fake news – ironizza ’a caso’ – le lasciamo ad altri… Noi possiamo cambiare questo Paese con umiltà, con proposte serie. In questi mesi ho incontrato tante persone con la testa china, rassegnata agli scandali, che non crede più alle istituzioni e ai partiti. Il nostro compito è far alzare la testa a questi cittadini. Ho scelto ottimi compagni di viaggio, ma tanti altri arriveranno. Il nostro progetto è aperto. Costruiremo una nuova alleanza tra cittadinanza attiva, sindacati, forze intermedie. Il nostro – ha tenuto a precisare – è un progetto più grande di come finora lo hanno raccontato e se ne accorgeranno presto. Non facciamo scoraggiare di chi parla di rischi di sistema, favori ai populismi, voto utile. L’unico voto utile è chi costruisce speranze portando in Parlamento i bisogni e le richieste della metà d’Italia che non vota. E’ questo il voto utile. Non può avere successo un uomo solo al comando circondato da tanti ’yes man’ e io – conclude – non voglio esserlo”. Una bella kermesse questa in scena a Roma dove, aveva esordito il conduttore Luca Telese, “Siamo 5.000”. Ed ecco sfilare sul palco Roberto Speranza (Mdp), Nicola Fratoiani (Sinistra Italiana), e Pippo Civati (Possibile). Ma è tuttavia la platea a catturare pareri ed umori, da Massimo D’Alema a Pier Luigi Bersani il quale, ha tenuto a puntualizzare che “La sinistra ci dev’essere. Per combattere la destra regressiva bisogna rimettere nel campo le forze di sinistra e del centrosinistra che sono nel bosco. E’ stata sottovalutata questa destra. Bisogna tenere in alto la bandiera dei nostri valori contro le destre regressive”. Dal canto suo Civati ha sottolineato il raffronto tra Berlusconi e Renzi che “sono facce della stessa medaglia, sono l’uno il Crozza dell’altro. Le cose che Berlusconi promette, Renzi le realizza… Il nostro progetto non è solo mettere insieme la sinistra, che è un’impresa titanica mai riuscita, ma cambiare l’Italia. Il punto di arrivo di un processo lungo e non scontato. Molti di noi – ha proseguito ancora Civati – sono qui per una promessa tradita, tra le molte tradite: di non avere più lavoratori precari, di non avere l’uomo solo al comando.. e davanti a una campagna elettorale a chi la spara più grossa. Noi prendiamo l’impegno di fare promesse che non verranno più tradite e verranno banalmente mantenute. Loro stanno già preparando nuovi tradimenti ma noi li fermeremo”. In un passaggio invece Speranza dedica le sue parole al presidente del Senato: “A Grasso voglio dir solo una cosa. Io ho 38 anni ma c’è un filo che lega la mia alla tua generazione: molti della mia età hanno iniziato l’impegno civico e politico nelle giornate successive agli attentati a Falcone e Borsellino e io oggi sono orgoglioso che tu sia qui con noi, e il fatto che tu lo sia, ci dice che siamo dalla parte giusta”.
M.