Un blitz certo pacifico ma comunque ’inopportuno’ visto il contesto, quello messo in atto a Como da un gruppo di naziskin nel corso dell’assemblea della rete di associazioni per migranti ’Como Senza Frontiere’. A riferirlo è stato il locale circolo Arci, attraverso un comunicato intitolato ’Provocazione fascio razzista’. L’Arci scrive che “Martedì sera quindici esponenti dell’associazione ’Veneto fronte skinheads’ hanno fatto irruzione nel chiostrino di Sant’Eufemia, imponendo la lettura di un volantino che si concludeva con il bizzarro slogan: ’Basta invasione’. In sostanza i naziskin hanno letto un loro comunicato dovem gli altri, si affermava: “Per tutti voi, figli di una patria che non amate più, siamo qui a ricordarvi che il proprio popolo si ama e non si distrugge”. Dal canto suo l’Anpi di Como, ha duramente condannato l’irruzione, affermando: “Riteniamo questo fatto estremamente grave”, ed esprimendo preoccupazione per “una escalation neofascista in atto da tempo anche a livello nazionale e a cui le Istituzioni repubblicane devono reagire con fermezza. Da tempo denunciamo una pericolosissima deriva di stampo fascista a Como, in Lombardia, in Italia ed in Europa e purtroppo spessissimo sottovalutata dalle istituzioni”. Puntuale anche una nota stilata da Rifondazione Comunista nella quale, oltre ad esprimere solidarietà, invita le autorità a far luce sull’identità di “coloro che hanno cercato di intimorire le persone presenti alla riunione assicurandoli alle sanzioni che meritano”.
M.