Nella serata di ieri, alcuni individui incappucciati sono stati visti aggirarsi con fare sospetto all’interno di Villa Grande, residenza situata nell’esclusiva zona dell’Appia Antica a Roma, di proprietà della famiglia Berlusconi. A lanciare l’allarme sono stati i vigilantes incaricati della sorveglianza, grazie all’osservazione delle telecamere di sicurezza. La polizia è intervenuta prontamente, avviando le indagini sul possibile tentato furto. La vicenda si sta ancora sviluppando e i dettagli sono in fase di accertamento.
La scoperta del tentato furto nella villa di Berlusconi
Secondo quanto riportato da La Presse, l’episodio è stato notato dai vigilantes che, attraverso le telecamere di sorveglianza, hanno individuato alcune persone sospette che si aggiravano all’interno della villa, con il volto coperto e un fare sospetto, come se cercassero di evitare di essere visti.
Sebbene il numero preciso dei presunti intrusi non sia ancora chiaro, le prime ricostruzioni indicano che il gruppo sarebbe entrato nella proprietà da una villa adiacente, cercando probabilmente di accedere alla residenza principale. Il personale di sicurezza ha subito lanciato l’allarme, attivando la polizia.
La storia di Villa Grande
Villa Grande, acquisita da Silvio Berlusconi nel 2011 per una cifra superiore ai 3,75 milioni di euro, è una delle residenze più note della capitale. Conosciuta anche come Villa Zeffirelli, in onore del regista Franco Zeffirelli, la villa ha una storia particolare.
Il regista, amico intimo della famiglia Berlusconi, ha usufruito di questa residenza fino alla sua morte nel 2019, grazie a un contratto di comodato d’uso gratuito stipulato dal Cavaliere.
La villa si estende su una superficie totale di circa 2.400 metri quadrati, comprendendo 1.250 metri quadrati di spazi abitativi e 1.194 metri quadrati di aree esterne, che la rendono una delle residenze più imponenti e ricche di storia della zona.
Le indagini e le ipotesi
La polizia, intervenuta tempestivamente dopo l’allarme dei vigilantes, ha avviato un’indagine per verificare la reale intenzione degli intrusi. Al momento, la principale ipotesi è quella di un tentato furto, anche se non sono stati trovati segni concreti di un’intrusione forzata.
Le autorità stanno cercando di raccogliere ulteriori dettagli sui sospetti, compresa la possibilità che possano esserci complici nelle vicinanze pronti ad agire in caso di necessità.