Dato per scontato il ’sacrosanto’ esonero di Giampiero ventura, in realtà ciò che in questi giorni sta sconcertando i tifosi italiani, è l’impassibilità el presidente della Figc, Tavecchio, che ha annunciato ’candidamente’ che non intende dimettersi, nonostante la suamarcata impronta dietro il flop ’annunciato’ degli azzurri alle qualificazioni per i mondiali russi. Ieri, dopo aver comunicato l’esonero del ct, la Figc aveva emeso un comunicato in cui si affermava che “Nel corso della riunione convocata dal Presidente della FIGC Carlo Tavecchio, alla quale hanno preso parte i Presidenti delle componenti federali Gravina, Nicchi, Sibilia, Tommasi e Ulivieri, è stato avviato un confronto a seguito della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018. Come primo punto allordine del giorno, Tavecchio ha comunicato la scelta sulla guida tecnica azzurra e, a far data da oggi, Gian Piero Ventura non è più il Commissario Tecnico della Nazionale” quindi, si leggeva ancora, “Tavecchio ha informato altresì i rappresentanti delle componenti, che ne hanno preso atto, della sua indisponibilità a rimettere il mandato per assumersi la responsabilità di sottoporre al Consiglio Federale di prossima convocazione una serie di proposte sulle quali i consiglieri saranno chiamati ad esprimersi”. Una dichiarazione ’forte’ che non piaciuta per niente alle componenti federali presenti al ’vertice’. Tantè che Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, ha lasciato in anticipo la riunione affermando davanti ai cronisti: “Noi pensiamo che non si possa non ripartire dalle elezioni. Tavecchio ha comunicato che non si dimette. Ci sarà forse a breve un consiglio federale per prendere una decisione”. Diverso invece l’approccio sulla questione, espresso dal presidente dell’Assoallenatori, secondo cui, “Il presidente federale ha deciso che si presenterà in Consiglio e se avrà la fiducia potrà continuare. Questo è il percorso lineare che funziona anche al Coni e anche in politica. Presentarsi in Consiglio, nell’organo che decide sul proseguimento del mandato, è il percorso più lineare. Non credo che l’eliminazione sia il frutto del lavoro fatto dal 6 marzo a oggi, le cause sono più profonde e complesse – ha affermato Renzo Ulivieri – Il nuovo ct? Non bisogna avere fretta, si deve riflettere. Si stanno facendo nomi, anche importanti” ha aggiunto, senza però soffermarsi sui nomi e, in particolare, su Carlo Ancelotti. Piuttosto Ulivieri ha tenuto replicare al presidente del Coni, Giovanni Malagò, affermando che “La sua intervista è stata molto inopportuna, il Coni non può chiedere nulla. Si è fatto da solo la domanda (su cosa avrebbe fatto se si fosse trovato nei panni di Tavecchio ndr) per potersi rispondere. E questa cosa non mi è piaciuta”. Intanto, per quel che riguarda chi sarà il prossimo ct della Nazionale, è interessante apprendere che tale ’evento’ ha messo in moto i bookmaker i quali, notoriamente informati, hanno già stilato la lista dei ’papabili’ con le relative suscettibili quote: Carlo Ancelotti (1,70), Gigi Di Biagio (3,50), Roberto Mancini (12,00), Gianni De Biasi (15,00), Claudio Ranieri (20,00), Alberico Evani (20,00), Gianluca Vialli (25,00), Alberto Zaccheroni (25,00). Curiosa infine la quota relativa a Gennaro Gattuso, ’valutato’ alla stessa stregua di un’eventuale ct straniero (100). Infine, appare anche Paolo Maldini (150).
M.