“Sul morire non posso dare rassicurazioni ma sono certa che prima o poi mi toccherà”. osì, dalla sua pagina Fb, cercando di esorcizzare la minaccia-maleaugurio giuntagli attraverso dei bigliettini anonimi, giunti nel liceo Socrate della Garbatella che, presiede. Un istituto che ha passato momenti di grande travaglio a causa del picco delle iscrizioni degli ultimi anni, che a novembre ha spinto gli studenti ad occupare il liceo per sollevare il problema del sovraffollamento, e richiedere anche il sollevamento della dirigente del suo incarico. Certo è che quel “Milena datte e mori” (“scappa e muori”), finita tra le mani della preside Milena Nari, un po’ di inquietudine la comporta. La minaccia ’casareccia’ è poi giunta pe motivi d’ufficio agli inquirenti, chiamati a far luce sull’autore/i di tale missiva. Nel frattempo la dirigente scolastica, ha pensato di rispondere – non trattenendo l’Humor – tramite una circolare pubblicata sul sito del liceo: “Mancano 154 giorni al termine dell’anno scolastico e lì voi ed io dobbiamo arrivare. Certamente, a giugno, chiederò di andarmene e sono sicura che i miei Superiori, stanchi di tutte le seccature che ho procurato loro, mi sposteranno. Continuerò a lavorare come ho sempre fatto”. Una ’lettera aperta’ che ha sucitat la solidarietà di colleghi e studenti della presidente, alla quale sono giunti numerosi messaggi di incoraggiamento. “Gli insegnanti del Socrate restano profondamente colpiti e indignati dalle minacce che la Dirigente Scolastica, prof.ssa Nari, ha subito”, hanno scritto i docenti del Socrate, condannando l’accaduto “con l’auspicio che non si ripetano in futuro tali intollerabili episodi”. Stessa reazione per il Comitato Studentesco, che ha tenuto a sottolineare: “Questo è un atto vile e mafioso che non ha nulla a che fare con la nostra mobilitazione contro l’operato della Dirigente. E’ un’azione che la colpisce personalmente e crea presupposti sbagliati e deviati per la risoluzione dei problemi in via d’attuazione a seguito della nostra Occupazione”. Dal canto suo, attraverso il suo presidente, Giorgio Rembado, l’Associazione Nazionale Presidi ha commentato: “Credo che ci troviamo di fronte a comportamenti inaccetabili, un comportamento che la collega ha affrontato benissimo dando dimostrazione di grande forza di fronte ad attacchi spropositati, al limite della criminalità”.
M.