“Qualcuno ha bisogno di qualcuno che scavi? Quest’uomo è grande e grosso e scava”, I compratori fanno allora le loro offerte alzano le mani”500, 550, 600, 650… aggiudicato!”. Ed ancora: un altro giovane “grande e forte, adatto al lavoro nei campi”, viene messo ’in offerta’ dal banditore il quale, dopo un rapido conteggio di mani alzate, ’aggiudica’ nuovamente: “800… 900… 1.000… 1.100… venduto per 1.200 dinari libici (800 dollari,ndr)”. Un’asta a dir poco surreale, ma allo stesso tempo ignobile, quella filmata segretamente e poi proposta dalla Cnn. Non siamo sul set di un film schiavista ambientato nel colonialismo, ma in Libia, dove uno sconvolgente reportage rivela l’indegna scena di giovani migranti battuti all’asta come oggetti. ll filmato sarebbe stato girato dalle telecamere nascoste di un’emittente televisiva libica, poco lontano da Tripoli. “Nel giro di sei o sette minuti”, racconta il sito dell’emittente, sono state vendute una decina di persone. Dal canto suoi, ottenuto il video l’ha consegnato nelle mani delle autorità libiche, che hanno assicurato di avviare un’indagine immediata. In realtà, ha ammesso ai reporter della Cnn, Naser HazamIl – primo tenente dell’Agenzia contro l’immigrazione illegale del governo a Tripoli – purnon avendo mai avuto modo di vederne una, le autorità sono a conoscenza del fatto che vi sono bande organizzate che gestiscono i traffici di esseri umani, dunque quello dell’asta – per quanto inumano – è un ’passaggio’ probabile. Dal canto suo Mohammed Abdiker, direttore delle operazioni d’emergenza dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), tornando da Tripoli ha affermato che lì “La situazione è terribile. Alcuni rapporti sono veramente terrificanti e le ultime relazioni sui mercati degli schiavi possono essere aggiunti alla lunga lista degli orrori”.
M.