Per ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici, tranne che per Santi Villa (al quale è stato invece concesso il rilascio in libertà condizionata), stamane a Madrid la procura dell’Audiencia Nacional ha chiesto l’arresto per tutti gli ex consiglieri del governo catalano, in merito al referendum in Catalogna dello scorso 1 ottobre. Erano 14 gli ex membri del ’Govern’ chiamati a comparire in aula, ma a catalizzare l’attenzione generale è stata, insieme ad altri 4 componenti, l’assenza di Carles Puigdemont, che dal Belgio ha tenuto a denunciare lo svolgimento di un “processo politico”. Quindi nei confronti di Puigdemont, ha annunciato il deputato europeo del Partito popolare, Esteban Gonzalez Pons, “probabilmente ci sarà una richiesta di estradizione al Belgio e la polizia belga lo arresterà”. Intanto, nel corso dello svolgimento del processo, Pablo Llarena, il giudice del Tribunale supremo spagnolo – su richiesta dei legali degli imputati – ha acconsenito al rinvio al 9 novembre, dell’interrogatorio della presidente del ’parlament’ catalano, Carme Forcadell, e di altri cinque parlamentari, accusati dei reati di ribellione, sedizione e appropriazione indebita. In quanto le notifiche sono state ricevute solo due giorni fa, i legali hanno infatti chiesto di poter avere più tempo per preparare la loro difesa.
M.