SINDACI TRA I 12 ARRESTI PER RIFIUTI E TANGENTI IN PUGLIA

    “Esponenti della Pa, sia preposti alla sfera politica che amministrativa di diversi enti locali, in particolare comuni, dediti a un sistematico mercimonio dei poteri pubblici loro assegnati, attraverso asservimento agli interessi privati di una società per la raccolta di rifiuti solidi e urbani con sede a Carovigno (Brindisi), attraverso reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato della Pa. Dalle indagini sono stati ravvisati anche il finanziamento illecito dei partiti politici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché favoreggiamento della prostituzione, molteplici ipotesi delittuose di falso e altri reati minori, finalizzati a sostenere il buon esito dei patti corruttivi”. Così gli investigatori, al termine di un’articolata indagine (avviata addirittura nel novembre 2014), seguita ad un ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, in seguito alla quale i carabinieri della compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni hanno ‘bussato alle porte’ dei sindaci di Torchiarolo e Villa Castelli (Brindisi), due vicesindaci di Poggiorsini (Bari) e Torchiarolo, e a quelle di vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio e il direttore Generale dell’Azienda di servizi ecologici di Manfredonia (Foggia). In sostanza l’operazione, (che come dicevamo si è tradotta in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari), è stata eseguita nei confronti di 12 indagati, ha smantellato un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la Pa, il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015, per fatti accaduti nelle Province di Bari e Brindisi.
    M.