: “Grazie a tutti per il sostegno, io non mollo mai. Arrendermi? Mai. Io non mollo”. Matteo Salvini parla così all’indomani della requisitoria in cui la Procura di Palermo ha chiesto la sua condanna a 6 anni per il caso Open Arms.
Aggiorna la sua biografia ‘Controvento’ con tredici pagine intitolate “Processo a un italiano”, per raccontare la sua versione. A difenderlo, il centrodestra intero, incluso il presidente del Senato Ignazio La Russa: “Ho fiducia piena nella giustizia, ma penso che spesso la pubblica accusa, in processi come questo, fa prevalere la tesi che vuole affidare al pm il compito di interpretazione estensiva delle norme”.
Aggiornamento ore 9.40
Nel suo instant book Salvini elenca tredici vicende di navi di ong rimaste in mare, “che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”. E afferma di essere “certo che a Palermo i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico”, la giudice di Catania finita nella bufera un anno fa per non aver convalidato il trattenimento di alcuni migranti nel Centro di permanenza di Pozzallo.
Aggiornamento ore 12.20
Prende parola anche il presidente del Senato: “La giustizia secondo loro dovrebbe interpretare le norme e correggere. Ma non tocca alla magistratura correggere le norme, anche quando fossero sbagliate: può solo applicare la legge”.
Aggiornamento ore 15.40