Francesco Totti parla della nuova Roma: d a De Rossi, aDybala passando per Pellegrini, non dimenticando i Friedkin, il mercato, Spalletti e il figlio Christian. In una intervista a Il Messaggero, l’ex Capitano parla di tutto senza peli sulla lingua.
Oggi il calcio non è più al centro della sua vita?
“No, certamente. Non facendo parte di nessuna squadra, diventa secondario. Non posso seguire da dentro ciò che può accadere dentro una società. Adesso sono tifoso della Roma e basta”.
Gli viene poi chiesto semmai avesse sbagliato qualcosa.
“Non lo so, forse troppa lealtà, eccessiva sincerità. Forse sono una figura ingombrante. Quello che dico io viene preso in considerazione, quello che dicono altri, meno. È come se avessero paura di avere una figura importante dentro la società, credono che non possa aiutare e invece uno potrebbe farlo”.
Aggiornamento ore 7.29
Totti ha ammesso di sentirsi spesso al telefono con De Rossi in questo ultimo periodo. Ma tornare alla Roma? “Non è una mia decisione. Se nessuno mi chiama… Non sono io che vado a bussare alla porta”.
Aggiornamento ore 10.05
In che ruolo si vedrebbe Francesco Totti nella Roma?
“Direttore sportivo non lo farei mai, però magari mi vedrei in un ruolo come quello ricoperto da Ibrahimovic o Zanetti: un riferimento tra società, squadra e allenatore. In poche parole, una figura come quella del direttore tecnico. Uno che ci mette la faccia, che dice le cose come stanno, è semplicissimo. Un incarico operativo, non uno da chiamare solo quando ci sono dei problemi”.
Aggiornamento ore 13.34