Negli ultimi anni, l’interesse per le criptovalute in Italia è cresciuto notevolmente, con un numero sempre maggiore di italiani che sceglie di investire in asset digitali come il bitcoin. Secondo una ricerca condotta da Conio, una fintech italiana supportata da Poste Italiane e Banca Generali, l’adozione delle criptovalute sta aumentando in tutto il paese, con alcune regioni che si distinguono particolarmente per il numero di utenti e per gli importi investiti.
La Lombardia si posiziona al primo posto per quanto riguarda gli acquisti di bitcoin, rappresentando circa un quarto del totale delle transazioni effettuate sulla piattaforma Conio negli ultimi sei mesi. La provincia di Milano guida la classifica regionale sia per il numero di utenti che per l’importo custodito nei portafogli digitali. Altre regioni con un alto numero di acquisti di bitcoin includono Veneto (20% degli acquisti, soprattutto nelle province di Verona e Treviso), Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Sicilia, Toscana, Campania, Liguria e Marche.
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Per quanto riguarda l’acquisto di altre criptovalute (altcoin), le regioni con maggiore attività media per utente sono Trentino-Alto Adige, Toscana, Lazio, Umbria e Marche. In particolare, il Trentino-Alto Adige ha registrato il maggiore incremento di nuovi utenti sulla piattaforma, con un aumento del 70% rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da Liguria e Abruzzo, che hanno visto una crescita del 30% circa.
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Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’acquisto di criptovalute non è un fenomeno confinato alle grandi città. L’analisi di Conio mostra che sono soprattutto i piccoli comuni a dominare la scena degli acquisti per singolo utente. Ad esempio, San Polo di Piave (Treviso) e Fai della Paganella (Trento) sono in testa per l’importo medio di bitcoin acquistato per utente. Lo stesso trend si osserva per le altcoin, con importi medi superiori acquistati da utenti di piccoli comuni come Senia, San Polo di Piave, e Fai della Paganella.
La maggior parte degli investitori in criptovalute è costituita da uomini (88%), con le donne che rappresentano il 12% del totale, un dato comunque in crescita rispetto al 2023. Interessante è anche la distribuzione per età: gli utenti sopra i 55 anni hanno, in media, un saldo pro capite decisamente superiore alla media, mentre i più giovani, pur rappresentando la maggioranza degli utilizzatori, tendono ad avere portafogli di importo inferiore alla media.
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