Fortemente sostenuta da Pd, FI, Lega e Ap, la nuova lege elettorale – superato l’ostacolo della Camera ed il voto segreto – si appresta ora a passare l’esame del Senato, ma all’agognato voto finale è appodata fra un coro di dure proteste e manifestazioni di piazza. Prima di tornare alle reazioni – da parte di alcuni anche abbastanza forti – seguite alla fiducia al Rosatelum bis, è interessante leggere l’intervento in proposito che Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Corte di Cassazione, ha postato sul suo account Facebook: “Non resta che la prospettiva di governi di minoranza. Governi che hanno avuto vita breve e tuttavia hanno varato leggi assurde, contro lavoro, scuola pensionati e a favore di banche e capitalisti. La nuova legge elettorale – scirve Imposimato – legittimerà anziché i singoli partiti, le coalizioni, che vedono vincenti PD, Lega, Forza Italia. Che abusano delle TV pubbliche e private, nel silenzio generale. Il Presidente della Repubblica potrà varare nuovi governi tecnici con persone esterne al Parlamento indicate dalla Trilateral emanazione del gruppo Bilderberg, come è avvenuto con Monti, Letta e Renzi. E – conclude, citando JF Kennedy – sarà il Caos”. Tra le tante, come dicevamo, una prpotesta in particolare ha attraversato trasversalmente l’aula, al punto che stamane, intervenendo su Raitre, ad ’Agorà’, il dem Ettore Rosato ha tenuto a ribadire che “di italiani che possono candidarsi ce ne sono altri sessanta milioni. La ratio è molto semplice: all’estero ci sono centinaia di migliaia di italiani che non risiedono all’estero, che svolgono attività, che si occupano di quei Paesi, che lo fanno da docenti universitari, che lo fanno a contratto, che lo fanno per mille motivazioni. E poi ci sono leader politici, non del nostro partito, che candiderà solo residenti all’estero, come abbiamo più volte espresso. Figuriamoci se la norma è nata per favorire Denis Verdini”. Questo perché ieri è arrivato anche il via libera alla contestata norma – ribattezzata ’salva-Verdini’, che di fatto consente agli italiani residenti in Italia di potersi candidare in una ripartizione delle circoscrizioni estere. A contestare duramente questo emendamento firmato da Maurizio Lupi, il Movimento 5 Stelle, sostenendo che finirà per favorire il leader di Ala, che visto quanto passato con la giustizia, avrebbe avuto sicuramente serie difficoltà a candidarsi in Italia. Per questo i grillini sono assolutamente convinti che tale norma sia stata ’confezionata su misura’ proprio per Denis Verdini che in Italia non potrebbe mai poter contare su un posto nelle liste. Lo ha ribadito il pentastellato Carlo Sibilla: “La norma salva-Verdini è una vergogna, di cui Renzi è responsabile in tutto e per tutto visto che i suoi l’hanno votata in commissione. Per far passare la legge elettorale, il Pd si presta a una norma che permetterà di candidare all’estero anche chi non è residente all’estero, come per esempio Denis Verdini”. Una ’convizione, come spiegato, caldamente respinta da Rosato, che ha aggiunto: “Questa è una norma giusta, una norma di reciprocità per permettere ai cittadini residenti in Italia di candidarsi all’estero. La logica che sta dietro è quella di consentire a partiti che non hanno una rete all’estero, come il Pd che ha circoli e iscritti, di avere candidati. Quando ce l’hanno chiesto, noi abbiamo acconsentito a questa parificazione di diritti”.
M.