Si aspetta la mattina di domani quando, alle 9, riprenderà la seduta dopo che oggi su due delle tre fiducie necessarie ha già incassato il pineo. Nello specifico, sullarticolo 1 del testo i sì sono stati 307, i no 90, gli astenuti 9 mentre, sullarticolo 2 i voti favorevoli sono stati 308, i contrari sono stati 81. Come ha poi tenuto a precisare Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd, “Il dramma di avere il Paese che va a votare senza una legge elettorale non è paragonabile rispetto alla decisione di porre la fiducia. Ho telefonato io al premier Gentiloni per chiedergli di mettere la fiducia. Mi assumo la mia responsabilità. E credo che il Presidente della Repubblica abbia una consapevolezza più ampia della nostra sul rischio di andare a votare con due monconi di sentenze”. Come anticipato, sono seguite diverse manifestazioni di protesta da parte di M5S, Prc, Sinistra Italiana, Possibile, Mdp-Articolo 1, e Campo Progressista. Intervenendo alla manifestazione indetta dai grillini, Alessandro Di Battista ha affermato che “Questi si occupano del ventennio, di abbattere i monumenti del fascismo del passato ma non abbattono i monumenti del fascismo presente, che stanno lì dentro. Cosè oggi il fascismo? E la nomina dei parlamentari che non rispondono al popolo italiano ma alla lobby del partito politico che li nomina. Sulla legge elettorale – ha poi osservato – non si può ostacolare il dibattito con la fiducia, è come comprarsi un arbitro di calcio”. Dal canto suo Luigi Di Maio, candidato premier M5S, ha urlato che “la battaglia non finisce oggi, domani cè il voto segreto e faremo una veglia qui, in questa piazza. Se non ce la dovessimo fare a fermarli domani sera, lappuntamento è al Senato la settimana prossima”. Per Roberto Speranza “In Parlamento ci sono tante coscienze scosse da questo ennesimo patto Renzi-Berlusconi per sequestrare la sovranità dei cittadini. Siamo di fronte a una violenza nei confronti del Parlamento, si priva il Parlamento della possibilità di discutere e si toglie ai cittadini la possibilità di scegliere gli eletti”. Intervenendo alla manifestazione al Pantheon, Pier Luigi Bersani ha tenuto a sottolineare che “La prima fiducia è passata con 307 sì. Io non chiedo nulla, mi domando solo: come mai nessuno in Forza Italia fa notare che con 308 voti, Berlusconi salì al Colle? A proposito di chi sta allopposizione e chi no…. Spero in un sussulto del Parlamento nei voti palesi o in quello segreto ha dichiarato ancora Bersani – perché si fermi questo obbrobrio che allarga ancora di più il solco tra politica e cittadini. Non me lo aspettavo da Gentiloni: un presidente del Consiglio che dice non mi occuperò della legge elettorale e poi mette la fiducia su una legge che non è del governo, così perde credibilità. Uno che ha credibilità avrebbe detto: non ci sto”. Interessante e come sempre arguta infine la lettura di massimo DAlema che ha affermato: “Per la seconda volta nella stessa legislatura abbiamo una legge inaccettabile, segno di irresponsabilità del gruppo dirigente del Pd che logora la democrazia e apre la strada al populismo” ha detto Massimo DAlema. “Gentiloni più mite del suo successore – ha affermato – ma politicamente dipende da Renzi”.
M.