Una donna di 37 anni ha trovato la forza di denunciare una serie di abusi subiti dal compagno, culminati in una violenza sessuale e sequestro avvenuti il 14 agosto a Roma. L’uomo, un 35enne di origine moldava, l’ha aggredita, abusata sessualmente e poi rapinata, lasciandola chiusa in casa. Grazie alla denuncia della vittima, la polizia lo ha rintracciato il giorno successivo presso una fermata dell’autobus, trovandolo in possesso della carta di credito rubata. L’uomo è stato arrestato e accusato di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni personali.
L’aggressione ha avuto luogo nel quartiere Ostiense, quando il compagno, tornato a casa ubriaco, ha costretto la donna a subire abusi sessuali. La vittima ha cercato di difendersi ma non è riuscita a fermare la violenza. Dopo l’aggressione, l’uomo ha chiesto denaro alla donna e, al suo rifiuto, l’ha colpita al volto e le ha sottratto la carta di credito, rinchiudendola poi nell’abitazione.
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La vittima, nonostante lo shock, è riuscita a chiedere aiuto. I vigili del fuoco, giunti sul posto insieme alla polizia, hanno aiutato la donna a uscire dalla finestra. In seguito, la vittima ha denunciato non solo l’aggressione avvenuta quel giorno, ma anche altri abusi subiti dal dicembre precedente. Portata all’ospedale Sant’Eugenio, le è stata confermata la violenza subita.
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Il giorno successivo, Ferragosto, gli investigatori hanno rintracciato l’uomo presso una fermata dell’autobus, trovandolo in possesso della carta di credito e delle chiavi dell’appartamento. L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria, e l’uomo è ora detenuto presso il carcere di Regina Coeli, accusato di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni personali.
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