Ascoltata in Commissione Lavori pubblici al Senato in relazione ai recenti problemi gestionali di Atac Spa, Linda Meleo, assessore alla Mobilità Roma Capitale, ha ripercorso l’iter che ha portato l’azienda di trasporti romana al collasso: “Il debito si è mantenuto pressoché costante in media tra il 2010 e il 2016. Al 31 dicembre 2016 il debito è di 1,3 miliardi di euro – ha spiegato l’assessore – L’assemblea capitolina straordinaria, svolta nei primi di settembre, ha deciso di approvare un odg, presentato dalla destra, per una commissione di indagine sulla formazione del debito di Atac. Si tratta del modo per cominciare a fare chiarezza sulla responsabilità e sulle azioni che hanno dato vita a questo debito così importante”. Quindi, rispetto al debito, la Meleo ha affermato che con le banche, al dicembre 2016 “ammontava a circa 178 milioni di euro”. Ma non solo, in merito al debito che Atac ha anche nei confronti di Roma Capitale, l’assessore ha affermato che è stato “determinato da una gestione amministrativa e gestionale dell’azienda nettamente sbagliata, non orientata a far sì che l’azienda potesse risolvere inefficienze croniche. Un debito maturato anche da investimenti mancati. Negli ultimi 15 anni non sono stati effettuati investimenti in manutenzione straordinaria sulle infrastrutture esistenti, come le metro e la rete tram. Ciò significa – ha infine agiunto l’assessore – anche una riduzione dei ricavi, perché il contratto di servizio vede corrisposto un certo compenso per km percorso. Con una riduzione dei km percorsi, diminuiscono anche gli “introiti aziendali”.
M.