E’ stata trovata morta, uccisa da un colpo d’arma da fuoco nella sua auto in via Palombarese 222 a Fonte Nuova, comune alle porte di Roma, una donna Annarita Morelli di 72 anni.
A dare l’allarme il titolare di un bar tabacchi dopo che il marito della vittima era entrato nel locale dicendo di averla uccisa. Il barista incredulo è uscito in strada e a poca distanza dal locale ha trovato l’auto con all’interno il corpo senza vita della donna.
Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, per la 72enne non c’era ormai più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mentana e della Compagnia di Monterotondo ai quali l’uomo ha consegnato una pistola regolarmente detenuta. E poi stato portato in caserma. La sua posizione è al vaglio.
Aggiornamento ore 12.40
E’ in caserma dai carabinieri per essere sentito dai pm l’uomo che questa mattina è entrato in un bar a Fonte Nuova dicendo di aver ucciso la moglie poi trovata morta nell’auto parcheggiata, una Fiat Panda rossa, davanti ad un centro anziani.
Sono in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo e il movente del delitto. La donna sarebbe andata in una clinica veterinaria di buon mattino per prendere la ricetta di un farmaco per i gatti di una colonia felina di cui si prendeva cura.
Tra le ultime persone a vederla viva proprio la veterinaria che ha detto ai cronisti sul posto di averla incontrata intorno alle 8 di mattina. La coppia con tre figli avrebbe avviato le pratiche per la separazione.
Aggiornamento ore 16
E’ accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione Domenico Ossoli, l’uomo di 73 anni che questa mattina ha sparato alla moglie Annarita Morelli a Fonte Nuova, uccidendola. Il pm della procura di Tivoli, ha emesso nei confronti dell’uomo un decreto di fermo. Per la procura è femminicidio.
L’uomo non aveva accettato la volontà della moglie di volersi separare. Secondo quanto riferito agli inquirenti dai figli della coppia, l’uomo avrebbe detto più volte “Piuttosto l’ammazzo, ma non le do la separazione”. Il 73enne aveva anche installato, di nascosto, un Gps nell’auto della moglie per monitorare i suoi spostamenti.
Quando è stato fermato, Ossoli è stato trovato con una pistola Beretta calibro 7.65 dentro ad un borsello. L’arma pronta all’uso aveva 8 colpi ancora nel caricatore mentre uno era stato esploso. Colpo che ha colpito a bruciapelo la donna uccidendola.
Portato in caserma l’uomo è stato sentito alla presenza di un difensore d’ufficio e ai pm ha detto che voleva spararle alle gambe ma non ucciderla. Indicando altre ragioni che lo avevano spinto al gesto. “Senza menzionare la condizione di serrato controllo a cui aveva costretto la moglie, negandole qualsiasi scelta autonoma”, si spiega nella nota della procura.
Il pm ha contestato la premeditazione, risultando che l’uomo si era recato a Fonte Nuova con lo specifico intento di sparare alla moglie e che la causa del femminicidio era la volontà della donna di sottrarsi al suo controllo ossessivo.
Aggiornamento ore 23