In un anno le riserve bancarie sono cresciute di 38 miliardi e, così come per imprese ed aziende che preferiscono limitare al massimo spese ed investimenti, la forte crisi degli ultimi anni ha soprattutto inciso sui risparmi degli italiani, che hanno preferito risparmiare al massimo. Complessivamente, con un incremento di 19 miliardi per le famiglie, e di oltre 21 per le aziende, i conti correnti hanno registrato un boom arrivando fino a quota 1.000 miliardi. E quanto rivela un focus stilato dal centro studi di Unimpresa, incentrato sulle riserve delle famiglie e delle imprese italiane. A leggere i dati raccolti dal centro studi di Unimpresa cè da rabbrividire: incrociando i dati della Banca d’Italia in relazione alla raccolta degli istituti di credito, si evidenzia che nel luglio del 2016, complessivamente i depositi erano di 1.261,4 miliardi mentre, un anno dopo 8il luglio scorso), sono 1.299,02 miliardi di luglio 2017, parliamo di un incremento di ben 37,5 miliardi in appena un anno (+2,98%). Maria Concetta Cammarata, vicepresidente di Unimpresa, spiega che “A frenare consumi, investimenti e credito sono rispettivamente la paura di nuove tasse, l’assenza di certezze sul futuro. I nostri dati prosegue lesperta – sono in linea con quelli diffusi dall’Istat relativi al commercio al dettaglio, in calo nell’ultimo anno. I dati mostrano che le disponibilità finanziarie delle aziende e delle famiglie italiane sono congelate. Se i cittadini accumulano per timore di nuove tasse, le imprese non investono perché non hanno fiducia nel futuro”.
M.