Intervenendo alle cerimonie dell’anniversario della guerra con l’Iraq (1980-1988), da Teheran il presidente Hassan Rohani ha annunciato che l’Iran si appresta ad aumentare le sue “capacità militari” e in particolare continuerà a sviluppare il suo programma di missili balistici. “Che vi piaccia o no ha annunciato il presidente iraniano dalla Tv di stato – rafforzeremo le nostre capacità militari che sono necessarie per la deterrenza. Rafforzeremo non solo i nostri missili, ma anche le forze aeree, di terra e di mare. Quando si tratta di difendere il nostro Paese non chiederemo il permesso a nessuno”. Dichiarazioni che suonano come una replica alle recenti accuse di Trump, pronunciate chiaramente a sfavore dell’accordo sul programma nucleare, da lui definito “imbarazzante”. Del resto, come dimostra il suo discorso allOnu, il presidente Usa ha definito la Repubblica islamica “una dittatura corrotta dietro, la falsa apparenza di una democrazia. Non possiamo lasciare che un regime assassino continui queste attività destabilizzanti costruendo missili pericolosi e non possiamo rispettare un accordo se questo dà copertura all’eventuale costruzione di un programma nucleare”.
M.
