Se il buongiorno si vede dal mattino, non saranno ore facili per quanti, in Colombia, realizzano guadagni pazzeschi commerciando la droga. Papa Francesco, in visita a Bogotà, ha sferrato subito un duro colpo raccomandando ai vescovi del palazzo cardinalizio: “Non abbiate paura di alzare serenamente la voce, per ricordare a tutti che una società che si lascia sedurre dal miraggio del narcotraffico trascina sé stessa in quella metastasi morale che mercanteggia linferno e semina dovunque la corruzione e nello stesso tempo ingrassa i paradisi fiscali”. Questo perché Bergoglio ha particolarmente a cuore la situazione sociale del paese, e rivolge le sue preoccupazioni “alle famiglie colombiane, alla difesa della vita dal seno materno fino alla sua fine naturale, alla piaga della violenza e dellalcolismo, non di rado diffusa nelle famiglie, alla fragilità del vincolo matrimoniale e lassenza dei padri di famiglia con le sue tragiche conseguenze. Penso a tanti giovani minacciati dal vuoto dellanima e presi dalla droga come via di uscita, o dallo stile di vita facile o dalla tentazione sovversivi. Penso ai numerosi e generosi sacerdoti e alla sfida di sostenerli nella fedele e quotidiana scelta per Cristo e per la Chiesa ha aggiunto il Pontefice – mentre alcuni altri continuano a portare avanti la comoda neutralità di quelli che non scelgono nulla per rimanere soli con sé stessi. Penso ai fedeli laici, quando non pochi proclamano il nuovo dogma dellegoismo e della morte di ogni solidarietà”.
M.