Prima aveva affermato che, ubriaco, dopo una festa si era addormentato in spiaggia, e che gli stupri erano stati compiuti a sua insaputa dai suoi amici. Oggi invece la versione è nuovamente cambiata: il 20enne congolese Guerlin Butungu (accusato dalla procura di Rimini di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate ai danni di due turisti polacchi e di una trans peruviana), in udienza ha sostenuto che era sì presente a gli stupri. ma a compierli sarebbero stati i tre minorenni del branco: i due fratelli marocchini di 15 e 17 anni, e un 16enne nigeriano. Butungu ha affermato che lui si sarebbe limitato a trattenere il compagno della 26enne polacca, mentre gli altri ne abusavano sessualmente. Al momento il giudice non ha convalidato il fermo, e né deciso per le misure cautelari da adottare in merito alla sua posizione. Intanto, uscendo dal tribunale dei minorenni di Bologna, il legale della famiglia dei due fratelli marocchini, avv. Paolo Ghiselli, ha affermato ai giornalisti che i due “hanno confermato le dichiarazioni rese e risposto alle domande dei magistrati, per ora non cè nessuna decisione”. I due minori sarebbero stati soggiogati dal 20enne congolese, ma non avrebbero tuttavia partecipato alle violenze condotte nei confronti della turista polacca e della trans peruviana. I fratelli “non hanno respinto gli addebiti, hanno avuto un atteggiamento collaborativo rispondendo alle domande dei magistrati”, ha quindi tenuto a precisare lavvocato. Nel frattempo, sempre a Bologna, ha avuto luogo ludienza di convalida del fermo del 16enne nigeriano, il cui legale, avv. Giovanna Santoro, ha riferito che il suo assistito “ha compreso la gravità di ciò che è successo ed è pentito di quanto è accaduto”. Al momento, anche per lui, il giudice si è riservato di decidere.
M.