“Lottiamo da sempre per una sanità giusta, di qualità, vicina ai bisogni dei cittadini ed attenta ai diritti degli operatori. La notizia del Pronto Soccorso a pagamento, che giunge da Legnago in Veneto, dimostra come la situazione in alcuni frangenti stia sfuggendo di mano” .
dichiarano Gianluca Giuliano segretario nazionale della UGL Salute e Stefano Tabarelli, segretario regionale della UGL Salute Veneto.
Pronto Soccorso a pagamento, l’UGL Salute: “L’apertura in loco di un Pronto Soccorso a pagamento per codici bianchi e verdi va contro ogni principio di sanità universalistica”
Come tengono infatti a rimarcare i due rappresentanti sindacali, “L’apertura in loco di un Pronto Soccorso a pagamento per codici bianchi e verdi va contro ogni principio di sanità universalistica, pronta a soddisfare le esigenze della gente, calpestando l’articolo 32 della Costituzione che recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Da quanto appreso, dagli organi di stampa, sarebbero nel frattempo intervenuti, nella struttura di Legnago, i Nas ravvisando la mancanza di autorizzazioni per svolgere tale attività”.
Pronto Soccorso a pagamento, l’UGL Salute: “Chiediamo un intervento immediato delle istituzioni. Curarsi non deve e non dovrà mai essere un lusso per gli italiani”
Dunque, concludono all’unisono Giuliano e Tabarelli, della UGL Salute, “Non possiamo rimanere immobili di fronte a tutto ciò. La carenza cronica di personale negli organici e l’assottigliarsi costante delle fila dei medici di base sono solo alcune delle cause. Chiediamo un intervento immediato delle istituzioni. Curarsi – concludono infine i due sindacalisti – non deve e non dovrà mai essere un lusso per gli italiani”.
Max